Viterbo. Totem e…10000 euro mal spesi… Il responsabile del progetto Infomobilità, l’Ing. Stefania Farricelli, doveva controllare in tempo….

Eravamo stati i primi sabato scorso a notare lo scarso rigore logico e le maccheroniche interpretazioni dall’inglese della nuova cartellonistica cittadina per i turisti: poi, come sappiamo, con estrema correttezza ed una punta di sapida ironia, della anomala, ma inevitabilmente divertente questione si è occupato il Corriere della Sera ed in ultimo i giornali locali on line, qualcuno correttamente, qualcun altro con la solita arroganza e protervia che ormai usano come linea editoriale. L’impressione sulle prime è stata quella di una gaffe dovuta probabilmente ad una certa approssimazione nel realizzare il tutto: impressione che resta anche qualche giorno dopo, ma integrata dalla consapevolezza che l’installazione non fosse una estemporanea, mal riuscita trovata, ma facesse parte di un progetto articolato che non poteva e non doveva  provocare figuracce così eclatanti. L’installazione dei totem turistico-informativi faceva parte infatti del progetto Info Mobilità voluto dall’ Assessore ai Lavori Pubblici Ricci e affidato per la gestione ad una responsabile, l’ingegnere Stefania Farricelli. Stamane abbiamo provato a parlare con l’ingegnere Farricelli: dopo vari tentativi andati a vuoto, l’abbiamo raggiunta al telefono, ma al nostro chiedere notizie sul grave incidente dei totem ci è stato risposto con un laconico ” e con questo?” e  la conversazione si è interrotta. Ma chi sono questi altisonanti ingegneri che percepiscono sicuramente stipendi del tutto degni e poi non accettano neanche di darti qualche chiarificazione? Chi ha messo in quei posti che prevedono una buona educazione di partenza persone capaci di tanta maleducazione? Bisognerebbe chiedere all’assessore Ricci in base a quali criteri sceglie i collaboratori. Ha fatto discutere l’affidamento diretto al Dottor Francesco Aliperti, responsabile di Archeores,  del servizio di supporto redazionale dei contenuti dei cartelloni turistici  e la traduzione in inglese delle legende: una traduzione eseguita in maniera parsa a tal punto maccheronica da spingere alla risata: lo stesso si è difeso evocando libertà di movimento per  le traduzioni “turistiche” appellandosi ad una “prassi” molto discutibile perchè, come dice il Prof. Fabio Vincenti che ha insegnato inglese per una vita e non è nuovo a sortite londinesi “La toponomastica non è prassi, Alexanderplatz non è la piazza di Alessandro nelle guide turistiche! City o Town è ridicolo cercare giustificazioni, non andava tradotto, si confondono le indicazioni con le traduzioni, due cose ben distinte. Scrivere la storia di una città in lingua è un conto, mettere una scritta (non necessaria!) sotto il logo del comune è altra cosa… “. E ci sembra una spiegazione perfetta per l’occasione. Per il suo lavoro redazionale e di traduzione in inglese  che sostiene di avere affidato ad una esperta di madre lingua, il Dott. Aliperti ha percepito dal Comune la cifra di 2929, 50 euro comprese di Irap (che non sono poi due lirette… invece di addossare tutte le colpe a lui, non sarebbe dovuta essere la responsabile del progetto, la Rup,  l’ing. Farricelli, a controllare che tutto si svolgesse nel migliore dei modi?). Così come per la realizzazione stessa dei Totem, la determinazione di impegno spesa n.. 2113 del 27/05/2014 affida  le attività progettuali della segnaletica turistica all’arch. Giovanni Mattioli, con sede in Viterbo, via Monte Pizzo per l’importo di € 5.904,00 esente IVA, oltre a contributo Inarcassa, per l’importo complessivo di € 6.140,16; e ritiene altresì di affidare all’Ing. Mario Silvestri le attività di supporto al RUP per la elaborazione dei criteri prestazionali minimi dell’Urban Center, verso l’importo di € 1.500,00 oltre oneri contributivi e IVA, per un importo complessivo di € 1.903,20. In pratica tra ideazione, realizzazione e contenuti  questi discussi totem sono costati, arrotondando per eccesso di qualche  euro intorno ai 10000 euro. Una spesa che certo non è da poco, considerando poi che molto probabilmente dovrà essere ripetuta, e nessuno potrà parlare a questo punto di esito felice e di convenienza per la collettività…

Pasquale Bottone