Caro Onorevole Mazzoli, il 28 maggio 2015, incontrandoci a margine di una manifestazione di partito alla Sala della Provincia, tenne a spiegarci che nell’imminente “deforma” della scuola, legge 107/15, non era chiaramente espressa la chiamata diretta, o meglio, corresse il tiro, che la cosa avrebbe riguardato “solo” il 10% del personale docente. E, inoltre, che la figura del cosiddetto “preside-sceriffo” avrebbe subito “correzioni migliorative”. Ora, la legge è operativa da sette mesi (e diventata tale a colpi di fiducia ed altri graziosi stratagemmi): tutte le peggiori e facili previsioni stanno diventando realtà. Ben quattro commi, dell’unico articolo di cui è composta, riguardano la “chiamata diretta”, che coinvolgerà, a poco a poco tutti gli insegnanti, trascinandoli nella precarietà e consegnandoli all’arbitrarietà. Trovata che sembra risentire dell’influenza del regio decreto 1054 del 1923: se la memoria non inganna eravamo nel ventennio… Le “correzioni migliorative” sul ruolo plenipotenziario del Dirigente Scolastico non le abbiamo viste, ed anzi con i suoi colleghi di maggioranza vi siete adoperati affinchè non avvenissero. L’8 luglio, giorno in cui si discutevano gli emendamenti alla Camera dei Deputati, eravamo presenti e siamo stati testimoni della sistematica bocciatura di ogni emendamento ad opera di una maggioranza, che sembrava quasi aver ricevuto un preciso ordine nel merito. O forse si è trattato di distrazione? O di fraintendimento? Gli effetti di quella nefasta legge sono già visibili e tangibili: Le sarà noto l’esposto/denuncia al Miur rispetto alla formazione promossa dall’ ANP (Associazione Nazionale Presidi), in cui si suggerisce la “chiamata diretta” come sistema per sbarazzarsi di docenti “contrastivi”, cioè di quanti si illudono di poter ancora far riferimento alla Costituzione ed alla libertà d’insegnamento, oltre a simpatici accorgimenti per svuotare del tutto ciò che rimane degli organi collegiali. Le suggeriamo anche un utile esercizio di memoria, rispetto alle barricate alzate dal PD contro la similare proposta di chiamata diretta avanzata da Valentina Aprea solo pochi anni fa. Cosa ha determinato questa conversione…a destra? Perché questa adesione ai “suggerimenti” di TREELLE? Nel complimentarci con la sua azione parlamentare, Le porgiamo cordiali saluti.
Maria Grazia Chetta – Coordinamento Scuole Viterbo Rossella De Paola – Comitato LIP (Legge di Iniziativa Popolare per la Buona Scuola della Repubblica)
(nella foto in alto)
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