Viterbo-Sanità. Virulento attacco di Fioroni alla sanità viterbese:”Chi ha sbagliato deve pagare..”. Nuova fase della guerra con Panunzi?

Capita che l’Unione Comunale del Pd organizzi un convegno dal titolo,  non originalissimo, di “Quale futuro per la Sanità italiana?”,  (oh my God, se non lo sa chi sta al governo, la cosa è preoccupante) e che vi partecipino esperti del settore nazionale e politici locali (introdotti dalla consigliera comunale con delega alla salute Martina Minchella, figlia d’arte della ostetrica del Belcolle nonchè sindacalista Cgil Antonella Ambrosini). Una riunione impegnativa per chi si trovava in platea e non apparteneva al politburo, ravvivata in maniera imprevista dagli accalorati je accuse dell’onorevele Fioroni. Quest’ultimo si è lanciato, infatti, in un durissimo attacco contro la situazione sanitaria viterbese e specie contro le condizioni disastrose in cui verserebbe (e probabilmente versa …) l’ospedale di Belcolle. “Chi ha sbagliato deve pagare, abbandonare l’incarico, non se ne può più, i danni morali e materiali non devono ricadere sulle spalle dei malcapitati cittadini, e poi, completiamolo questo ospedale!”, questo il veemente intervento del presidente della Commissione Moro molto preoccupato sicuramente per le difficoltà che i suoi concittadini possano incontrare nell’entrare in contatto con il nosocomio. Fioroni ha sicuramente ragione ad inalberarsi, anche se la situazione che lui descrive è piuttosto endemica e uno magari potrebbe chiedergli dov’era lui stesso negli anni scorsi e se avesse mai avuto anche suoi collaboratori ai vertici dell’azienda asl … ma a rendere più tranquillo il dibattito ci pensa subito l’altro capocorrente del pd Enrico Panunzi che invece crede alla “valorizzazione delle professionalità che abbiamo nell’ambito della Sanità, il diritto alla salute poi va garantito a tutti, questo deve essere il nostro primo obiettivo”. Vuoi vedere che alla fine un congresso così pomposo altro non era che l’unico modo per far comunicare  Fioroni e Panunzi, per far sì che i due potessero lanciarsi vicendevolmente più o meno indiretti messaggi? Non è che la partecipazione rabbiosa di Fioroni nascondesse il malcontento per il crescente attivismo panunziano in materia sanitaria? Chissà, certo l’augurio che ci facciamo tutti non può essere che uno speranzoso “che la Provvidenza ci protegga e ci faccia stare bene” … altrimenti i guai con questi chiari di luna potrebbero anche essere seri …