Viterbo. Letterina di Natale al primo cittadino.”Caro Michelini, non lasci che la sua immagine appassisca, lei che è un esperto vivaista…”.

Caro Michelini,

mi permetta di indirizzarle qualche riga , mentre il Natale discende su di noi. Io lo so, lo dicono tutti, che lei è un buon padre per la sua famiglia, ma, mi perdoni, non l’ho trovata altrettanto docile e generoso con la famiglia più allargata su cui dovrebbe da un paio di anni vigilare, la famiglia di noi cittadini viterbesi. Anzi, le devo confessare, che ci siamo sentiti spesso trascurati dal nostro papà istituzionale in questi due anni: mai un gesto di affetto, un po’ di calore, solo dichiarazioni di facciata che inneggiavano ad un presunto rinascimento cittadino (che noi non abbiamo visto..) e quel tono sempre distaccato, mi perdoni, come di noi dopotutto non le fregasse niente. Magari sarà un po’ timido di carattere, le riuscirà difficile mostrare i suoi sentimenti,  chissà… Certo è che questa città è diventata fredda fredda, pare che non circoli amore e voglia di vivere per le sue strade, un posto buio dove la gente preferisce  restare  in casa a guardare il mondo dalla finestra o  a sognarlo migliore. Caro Ing.Leonardo, mi permetta un momento di confidenza, sa che molti  viterbesi vorrebbero andare “oltre le mura”, ma per rimanerci, per fuggire da questa noia angosciosa che opprime? Altrochè …. Poi si mette anche lei a litigare con i suoi alleati di governo e a rovinare il clima, non le sembra che la situazione sia abbastanza  precaria per  lasciarla continuare così stancamente? Lei dichiara bellicosamente di voler proseguire per la sua strada, ma non è che le piace raggiungere il paradiso a dispetto dei santi? Sa che una scelta simile è pericolosa perchè poi questi ultimi non le lasceranno tregua da qui all’eternità? Capisco che il suo attaccamento alla città è forte, ma  cantava o non cantava Sting un tempo “Se ami qualcuno lascialo libero?” ; quindi, anche se il suo amore per Viterbo è immenso, ma magari non è stato ricambiato come doveva, non sarebbe meglio fare in modo che l’adorata città dei Papi possa fare scoppiare un sentimento forte e totalizzante in altre direzioni? Perchè si ostina ad amare non riamato? Credo che abbia tante occasioni nella sua vita per sentirsi apprezzato, valorizzato, coccolato, le assicuro che nel nostro caso invece riceverà in cambio solo grattacapi, critiche sempre più feroci, momenti di non-amore: le conviene ferire il suo animo così brutalmente? O non sarebbe auspicabile che lei in questi giorni pensasse seriamente a come uscire da questo ginepraio, il più presto possibile, in modo da fissare subito nuovi orizzonti, nuovi traguardi da raggiungere? Caro Michelini, glielo dico oggi che è Natale, non permetta che la sua immagine sfiorisca così tristemente, proprio lei che è un esperto ed abile vivaista,  consenta a noi umili cittadini di poter iniziare a sognare una città diversa senza bruschi ritorni alla realtà e poi, mi perdoni, in amore non vince sempre chi fugge?

Con i migliori e sinceri auguri di buon Natale e buone Feste a Lei e alla Sua Famiglia

Pasquale Bottone