Viterbo. La crisi al Comune. Ripreso il dialogo tra Sposetti e Fioroni… pontiere il renziano Mancinelli. Serra ormai fuori dai giochi, Panunzi resiste

Nonostante le dichiarazioni di netta chiusura ad ogni accordo rilasciate dal capogruppo Pd  Serra ad un quotidiano on line ieri sera,  la crisi al Comune è tutt’altro che conclusa. Lo stesso Michelini  è già più di una volta che fa sapere pubblicamente di non volersi dimettere, gli assessori sono ben lontani dal lasciare il loro incarico, così come i consiglieri restano al loro posto. Troppe parole,  troppe minacce, pochi fatti: chiaro sintomo di trattative ancora in corso fra le parti in causa per ricomporre il tutto. Sposetti e Panunzi hanno voluto lanciare un forte segnale verso Fioroni, avvertendolo che la sua politica espansionistica in provincia aveva superato il segno ed il messaggio è arrivato chiarissimo a destinazione: ma gli stessi Panunzi e Sposetti non hanno un’alleanza solida, nessuno si fida più di tanto dell’altro, anche perchè di rifare il pci nessuno dei due ha voglia. Proseguono invece i contatti tra l’Ugo e il Peppe, pontiere il renziano della prima ora Sandro Mancinelli che potrebbe diventare l’uomo-svolta della crisi: conosce infatti, essendo stato fedelissimo sia dell’uno che dell’altro, entrambi i personaggi, sa come tranquillizarli e farli dialogare. D’altronde, tranne rarissimi casi, Sposetti e Fioroni un accordo lo hanno sempre trovato ed ora le future elezioni sono un ottimo pretesto: potrebbero infatti lasciare in vita la giunta Michelini per un altro anno, nel frattempo lavorare assieme alla ricerca di un nuovo candidato sindaco, escludendo gradualmente dai giochi Panunzi, ma nel frattempo lasciando i suoi assessori al Comune al loro posto. In tal modo garantirebbero un seggio alla Camera ai fidi Alessandro Mazzoli e Luisa Ciambella e proverebbero loro stessi a convincere Renzi a ricandidarli, di argomenti ne hanno a sufficienza per raggiungere il loro scopo. Intanto, tornando alle vicende del Comune, cosa riceverebbe Mancinelli in cambio dei suoi  buoni uffici? L’entrata in giunta con un assessorato desiderato da tempo, maggiore visibilità politica e la conferma della leadership dell’area renziana: un traguardo che Mancinelli ha già raggiunto da tempo, in quanto stratega del capogruppo Serra, da cui però ora si è completamente smarcato. Le ultime dichiarazioni di Serra segnano infatti questo, la solitudine di Serra, abbandonato dal suo uomo di fiducia e fiaccato nelle sue prospettive politiche fino a valutare di non ricandidarsi più. Se poi Sposetti e Fioroni restassero ognuno sulle sue posizioni e la crisi in Comune andasse avanti, allora i due potrebbero raggiungere un armistizio candidando per la consultazioni di maggio un nome gradito ad entrambi (Valentini). Ma il voto subito a  quanto pare non lo vuole nessuno veramente, nè il pd, nè le liste civiche, nè il centro destra… potrebbe andare bene solo al movimento 5 stelle che infatti tiene a precisare con una nota inviataci che lo chiede a gran voce,  sarà giunto il loro momento anche a Viterbo?

Josè Maria Del Prior