Si sta discutendo di eventi per le feste natalizie e noi vogliamo scrivere della storica Galleria Miralli per ricordare la sua quarantennale esperienza nel campo dell’arte visiva.
Ha iniziato infatti l’attività nel 1974 a Bagnaia, con la personale di Josè Ortega presentata da Giuseppe Selvaggi. Lo spazio espositivo di Bagnaia ha ospitato eventi fino al 1981, chiudendo con la mostra di Carlo Vincenti, artista locale significativo e ricorrente per la storia della Galleria. Dal 1982 l’attività della Galleria si è trasferita a Viterbo, nel medievale Portico della Giustizia, XII secolo. In contemporanea, la galleria ha collaborato anche alla realizzazione di eventi in siti rilevanti, tra cui Palazzo dei Papi di Viterbo e la Stamperia La Bezuga di Firenze.
Nel 1987 è stato poi inaugurato un nuovo spazio espositivo presso le sale di Palazzo Chigi di Viterbo, con la mostra di Castellani e Dorazio presentata da Italo Mussa. Tanti altri grandi nomi si sono susseguiti negli anni (Sassu, Schifano, Turcato, Scanavino, Warhol, Bay, Greco, Dalì, Ceccobelli, Cascella, Sarenco, Mastroianni, Pomodoro, Matta …). E Sarenco è stato uno degli artisti che più ha apprezzato Viterbo e la terra etrusca proprio grazie ad Alberto Miralli. Questo amore per la sua terra è stato costante e si era espresso già nella collettiva ‘I nuovi Etruschi’ del dicembre 1989, un altro regalo di Natale. Ma l’interesse di Miralli non si è limitato all’arte contemporanea, ha amato, approfondito e valorizzato la ceramica medievale viterbese con pubblicazioni e mostre anche in sedi diverse.
Tantissimi i maestri che sono stati presenti agli eventi, nella galleria e nella città, come innumerevoli sono ancora i contatti con i rappresentanti del mondo dei galleristi e della ricerca artistica. Un mondo notevolmente mutato, condizionato ormai da un diverso tipo di mercato ma Alberto Miralli continua comunque a offrire a Viterbo momenti di riflessione, appuntamenti fissi nell’arco dell’anno.
Proprio per le feste natalizie la Galleria ci offre un’altra originale mostra sull’artista più rappresentativo che Alberto è riuscito a valorizzare e portare nelle sedi più prestigiose. Parliamo di Carlo Vincenti, come tutti i viterbesi sanno. La mostra presenterà i notissimi e apprezzati collage, la maggior parte dei quali inediti, in un allestimento sicuramente originale. Senza anticipare altro dobbiamo ringraziare Miralli e la sua passione per l’arte che può regalarci.
(f.v.)
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