Viterbo. Gaffes comunali. La Ciambella non dimostra rispetto per la cittadinanza, dovrebbe dimettersi da vice-sindaco

L’ennesima non bellissima figura fatta dall’amministrazione di questa città in occasione del lancio del nuovo portale web ci riporta a situazioni precedenti non meno ridicole quali l’esposizione dei totem in maccheronic english nelle piazze cittadine. L’ultimo episodio con una Viterbo che viene addirittura confusa con Orvieto e la notizia che finisce sui quotidiani e addirittura in un tg 5 di tarda mattinata. La cosa che mi ha colpito in questi casi è stata la mancanza di scuse ufficiali alla città che sarebbero state opportune; anzi, in ‘un’intervista di ieri rilasciata a Simone Carletti la Ciambella ha rilanciato alla grande, riaffermando l’utilità e la funzionalità del nuovo portale, quasi beandosi che “ora i giornali parlano sempre di Viterbo, fosse stato tempo fa non lo avrebbero fatto”. In pratica per il vicesindaco male o bene non importa, l’importante è che se ne parli. E questa è una considerazione davvero agghiacciante che la Ciambella poteva anche tenere  per sè …. Invece a lei purtroppo capita spesso di reagire in maniera scomposta alle accuse o alle critiche: per lei il mare deve essere sempre calmo, una piccola mareggiata e parte all’attacco, uscendone spesso poi alla fine con le ossa rotte. Se all’inizio del suo mandato si poteva provare ad essere in qualche modo comprensivi, giustificando il tutto con la giovane età e la mancanza di esperienza del vice-sindaco, ora le attenuanti  non tengono più. E  ci lasciano intendere che alcuni amministratori della giunta Michelini ormai hanno scelto lo scontro frontale con la città e parte della stampa: come se fosse loro tutto dovuto, come se fossero i depositari unici della verità, i padroni dell’urbe. Un fenomeno sgradevole che il sindaco dovrebbe stigmatizzare con decisione. A partire dalla dimissioni (non dalla giunta, ma dalla carica di vicesindaco) della Ciambella che si dimostra essere ogni giorno di più front woman inadatta a gestire l’immagine pubblica di una amministrazione.

Pasquale Bottone