Viterbo-Cultura. Delli Iaconi e la qualità, un binomio poco credibile… Le scelte “populistico televisive” di un assessore fuori ruolo

Stamane il giornale on line lafune.eu riportava di un confronto polemico svoltosi ieri a Palazzo dei Priori tra il consigliere di Fratelli d’ Italia Luigi Maria Buzzi e l’assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi, con la partecipazione dei consiglieri Insogna (Gal)  e Volpi (Pd). Motivo della discussione ” i 20mila euro stanziati dall’amministrazione comunale “per comprare il progetto” di Viterbo città dei cinema. Insomma per far propria (e non realizzarla) l’idea di installare in sei diverse location di Viterbo cartelli informativi e pannelli multimediali per ricordare ai turisti e ai cittadini meno attenti che proprio in quel luogo è stato girato l’Otello di Orson Welles (piazza San Lorenzo) o i Vitelloni (piazza delle Erbe)”.  Delli Iaconi pare abbia risposto che “la cultura non è democratica perchè non contano soli i numeri, ma la qualità” (al che Buzzi sembra l’abbia incalzato sulla necessità di realizzare bandi di concorso per la cultura che quelli sì sarebbero democratici..). Purtroppo l’assessore Delli Iaconi con queste sue uscite che non possono che essere definite discutibili dilapida il prestigio e la credibilità acquisite in tanti anni di onorata direzione di Confindustria: anche perchè le sue dichiarazioni sono in aperta contraddizione con le politiche del Comune. Parla lui di criteri di selezioni basati sulla qualità e non sull’ “audience” quando il suo assessorato ha ampiamente dimostrato di non tenerne conto e di privilegiare il mainstream di derivazione televisiva: è segnale di attenzione alla qualità scegliere una mostra di nature morte di Sgarbi che aveva già debuttato al’expo di Milano o il tutto non fa parte di una politica piuttosto miope legata al vippismo televisivo? E’ forse scelta originale e ponderata finanziare con 50000 euro una rassegna come Caffeina che non fa altro che “gettonare” personaggi famosi della tv e presto ospiterà addirittura Fabio Volo? Con quali criteri di qualità ha poi scelto le convenzioni da fare? Ha mai guardato e letto attentamente i curricula di chi le viene a proporre iniziative o per lei è un impegno troppo gravoso?  Lei dice di privilegiare la qualità, caro assessore, ma poi agisce in maniera contraria a quello che afferma. E la sua spiegazione toutcourt non è assolutamente esplicativa, sembra più che altro la guasconata di un dilettante della cultura che non ha neanche il buon senso di avere misura o di non esprimersi su quello che non conosce. Dopo questa sua ennesima levata di scudi noi crediamo sinceramente che lei abbia superato il segno del buon gusto e della opportunità: a questo punto è lampante che ci troviamo dinanzi alla persona sbagliata al posto giusto.  Ci pensi su, assessore, lei può avere tanti hobbies meno impegnativi e divertenti, si concentri su quelli …

Josè Maria Del Prior