Viterbo. Crisi al Comune. Nel Pd si guarda alle “politiche”… Tutti “renziani” in lotta tra loro, Fioroni-Delrio vs Sposetti-Lotti…

E’ chiaro che ormai nel Pd, sia a livello nazionale che locale, il destino della giunta Michelini interessa molto relativamente, ormai tutto il dibattito va spostandosi verso le prossime politiche: l’accordo non è stato ancora raggiunto a Viterbo ed ecco perchè il caso “moderati e riformisti” è diventato più eclatante e pericoloso per gli equilibri interni al partito. Il  cuore della questione è che alla Camera se andasse avanti “l’opzione moderati e riformisti” a Fioroni spetterebbero 2 candidati nella lista PD: la donna (Ciambella) come PD e un uomo (forse lui) come moderati e riformisti. Questo impedirebbe sia a Ugo sia a Panunzi di fare l’accordo che speravano per formare un tandem con la  Ciambella per le preferenze. Sposetti  tal punto potrebbe porre il problema a livello nazionale riguardo agli equilibri relativi alle  candidature nella lista PD alle politiche, alla luce degli esperimenti “moderati” fioroniani che non sembrano essere un toccasana per l’unità interna del partito. Oramai  sono tutti “renziani”, ma la lotta tra le correnti,  come nel PSI o in Forza Italia  è feroce. Fioroni guarda al gruppo Delrio – Guerini, ma Sposetti, grazie ad una vecchia amicizia con Verdini potrebbe avere  un canale aperto col più acerrimo nemico di Delrio, Luca Lotti. La guerra che si sta svolgendo a Viterbo potrebbe essere un precedente ed un esempio per l’intero PD: se passa lo schema Mo.Ri di Fioroni potrebbero approfittarne i moderati di Delrio a livello nazionale e Fioroni ottenere in premio la deroga per ricandidarsi alla Camera. Se viceversa Sposetti  riuscisse a stopparlo farebbe  un gradito favore a Lotti ed otterrebbe in cambio un posto in Parlamento.

(r.r.)