Viterbo. Crisi al Comune. Daniela Bizzarri :”I comunisti non sono mai cambiati, perciò scappai dai Ds… non vedo grandi leader futuri tra i 7 dissidenti”

Ancora aria di crisi in comune, neanche leggermente attutita dalle feste natalizie: i due schieramenti in campo, maggioranza e minoranza interne al pd continuano a guardarsi in cagnesco e a non mostrare l’altra guancia. Con preoccupazione crescente del Sindaco Michelini che si trova a voler andare avanti, ma nella più totale incertezza sul futuro che l’aspetta.  Oggi incontriamo la consigliera di Parità Daniela Bizzarri ( foto in alto), di autentica fede “fioroniana”, pasionaria dei Moderati e Riformisti di nuova costituzione.

• Non c’è pace all’interno del pd, maggioranza e minoranza continuano ad apparire come due partiti distinti, com’è potuto accadere tutto questo?
• “Guardi, sinceramente non so dirglielo. Avevamo votato tutti compatti la fiducia a Michelini, poi dopo venti giorni ci ha convocati il capogruppo Serra e ci ha comunicato che per lui bisognava staccare la spina all’amministrazione. Io personalmente sono rimasta basita e lo sono tutt’ora, non riesco a farmene una ragione, per me è una crisi assurda”.
• Non crede che la convention dei Moderati Riformisti, così in pompa magna, abbia contribuito a non rasserenare gli animi…
• “Sarebbe una motivazione che non sta nè in cielo nè in terra. “Moderati e riformisti” nasce proprio per pescare voti nell’area dell’astensione, di quelli che si sono allontanati dalla politica o ancora di quelli che non voterebbero mai a sinistra. E’ il modo in cui stiamo cercando di organizzarci per le prossime elezioni, con una forza esterna che appoggi il Pd rafforzando l’alleanza di centrosinistra. Una volta c’era “Oltre le mura”  a fare da sostegno, ora ci sono i moderati e riformisti, ma in sostanza nulla è cambiato politicamente…”.
• Però a coloro che voi definite comunisti qualcosa ci deve essere che non è andata giù, se continuano a ritenere l’esperienza di governo a Palazzo dei Priori terminata… 
• “Sono amici, abbiamo tanto lavorato insieme, non è che per me sono il nemico, anzi… Certo, devo ammettere che molti anni fa sono scappata via da Ds cui ero iscritta  perchè convinta che non fosse una forza diversa da quella che l’aveva preceduta, che  comunisti erano e comunisti erano rimasti, ma il discorso stavolta è un altro… Non capisco perchè i famosi sette siano talmente arrabbiati e intransigenti, uno di loro si sente una possibile alternativa a Michelini, dove erano quando i consigli comunali e le commissioni venivano puntualmente saltati proprio da loro? Non capisco come facciano a voler mandare a casa anzitempo un’amministrazione di centrosinistra che non vinceva le elezioni da vent’anni. Ce l’hanno tanto con Fioroni, ma non mi risulta poi che il loro punto di riferimento sia un novellino della politica…”.
• Crede davvero che Michelini ce la farà a restare in sella?
• “Michelini è l’amministratore più mite e ragionevole che abbia mai conosciuto, il suo unico difetto è quello di voler accontentare tutti, cosa impossibile. Sono convinta che con un pò di buon senso l’accordo si potrebbe trovare per proseguire fono al 2018.  In ogni caso se il sindaco dovesse essere sfiduciato, le cose cambierebbero nel Pd, perchè per il codice etico del partito chi fa cadere una maggioranza di centrosinistra è fuori… In ogni caso se i dissidenti  sono veramente convinti di quello che dicono, si recassero in consiglio e staccassero la spina; assumendosi in tutto e per tutto le loro responsabilità”.

Pasquale Bottone