Viterbo-Comune. Allarme “decadenza consiglieri”. Michelini e il prefetto Piermatti martedì al Ministero degli Interni. Sarà Moltoni il ricercatissimo “Salah”?

Ieri sera e stamane avevamo parlato di come il tema della sicurezza stia diventando per Viterbo una vera e propria emergenza, soprattutto considerato lo stato di totale abbandono in cui versa il centro storico cittadino, esposto quindi ad atti di violenza e di bullismo. Poi rileggiamo una notizia che in qualche modo ci tranquillizza, Sindaco e Prefetto saranno insieme martedì a Roma al Ministero degli Interni: vuoi vedere che la pensano come noi, magari chiederanno più uomini e mezzi e magari di adeguare la città alle misure antiterroristiche che Alfano sta prendendo in questi giorni? Non nascondiamo una cocente delusione quando scopriamo che sì Michelini e il Prefetto Rita Piermatti, con il segretario generale comunale Francesca Vichi, saranno al  Ministero degli Interni, dipartimento Funzione Pubblica , ma per discutere come valutare la decadenza o meno del consigliere Moltoni dal consiglio comunale. Sulle prime restiamo sorpresi, rileggiamo il tutto più volte: quando ci accorgiamo che non è la nostra miopia  a fare le bizze, un dubbio atroce ci assale: si nascondesse sotto le spoglie di Moltoni il terribile terrorista Salah ricercato in tutto il mondo? Possibile no, se Michelini sua sponte giovedì scorso ha fermato tutto e ha rimandato la discussione a dopo la sua visita al Ministero ci deve essere un grosso motivo, una preoccupazione per lui lancinante, la responsabilità di difendere i suoi concittadini da un pericoloso attentato che lo spietato Moltoni-Salah potrebbe compiere in qualsiasi momento. Altrimenti, con grande sincerità, non riusciamo a capire perchè, per risolvere l’inoffensivo tema della decadenza moltoniana, sia necessario recarsi a Palazzo in una capitale che negli ultimi giorni vive solo di allarmi rossi, di minacce bombarole, di stati d’ansia da terrorismo. Non riusciamo a comprendere nemmeno  un tale spiegamento di forze, l’esortazione di Michelini al Prefetto (che è una figura governativa e non è certo un suo pari grado) ad accompagnarlo a Roma: al suo posto noi avremmo magari chiesto alla dottoressa Piermatti di controllare bene la situazione di Viterbo Ambiente prima che a quest’ultima venga rinnovato l’appalto: vuoi vedere che lo stesso prefetto, come il suo collega di Perugia, ne avrebbe chiesto l’immediato commissariamento? Perchè ci suscita molte domande una amministrazione comunale che per superare un problema piccolo piccolo, per decidere se mandare via o meno un consigliere che tutt’al più si è macchiato di un illecito che al massimo richiede una sanzione amministrativa, addirittura si rivolga al governo. Forse che non poteva decidere in autonomia o tutt’al più attendere il risolversi della causa tra comune e assicurazione che avrebbe dovuto in ogni caso assistere i consiglieri comunali? Era in pericolo la sicurezza di qualcuno? Siamo sbalorditi dinanzi al decisionismo mostrato da Michelini in questa circostanza, lo avesse evidenziato in altre occasioni staremmo qui tutti a santificare un sindaco leader;  e davvero, se non è lui il ricercato Salah, di quali colpe nascoste si sarà macchiato Moltoni per essere addiritura oggetto di attenzione da parte del governo? Non ci era mai capitato di assistere ad una trasferta a Roma di Sindaco e Prefetto così inspiegabile a prima vista e un po’ di inquietudine forse potrebbe anche assalirci: starà magari Moltoni, con l’inseparabile Insogna e i suoi fedelissimi, preparando un golpe armato a palazzo dei Priori? Gentile Sindaco, Illustre Prefetto, tranquillizzateci per favore …

(pa.bo)