Viterbo. Altro che “carovana dell’amore”, quello di Michelini è “lo scalcinato carro della discordia”… La crisi delle “mezze calzette”, degli sbadigli e dell’orchite in una città che muore…

La scena è tutta loro: i 7 dissidenti del pd hanno in mano il destino politico della amministrazione Michelini: se il loro pollice sarà verso si andrà a votare a giugno, in caso contrario il primo cittadino in carica continuerà il suo percorso anche se con una carovana di supporto piuttosto traballante. Anche se la coalizione di centrosinistra manterrà il controllo di Palazzo dei Priori la sua difficilmente sarà la “carovana dell’amore”, ma lo “scalcinato carro della discordia”. Per come si è comportato sinora il “governo Michelini” meriterebbe ampiamente di finire i suoi giorni al più presto: per come ha affrontato sin dall’inizio il suo mandato, per come ha comunicato con l’esterno, per quello che ha regalato ad una cittadinanza stanca e bisognosa di attenzioni istituzionali molto consistenti. Per quanto mostrato sinora resterà tra le più fredde e distaccate amministrazioni che Viterbo ha avuto, maldestra e dilettantesca in molti comportamenti, incapace di amare chiunque se non se stessa e le sue cose..

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Che poi tirare fuori la storia dei 7 ogni volta è in un certo senso una pietosa bugia, perchè sappiamo bene di quanta autonomia abbiano in larga parte rispetto alla cinica triarchia monopolista che veglia su di loro e ne controlla come una matrigna algida il passo… Nei prossimi giorni bisognerà vedere quali pressioni il pd romano farà sui triarchi per non perdere un altro comune nel lazio; gli accordi fra i tre non sono andati bene, la ricomposizione non sarà facile; ma probabilmente la direzione centrale ha le sue armi per far ragionare i “fantastici 3”, fanno gola i posti a disposizione per le prossime politiche.. La storia, comunque, resterà triste qualunque epilogo abbia: sarà l’ennesima sconfitta per l’elettorato progressista viterbese che da decenni aspetta di poter avere una voce ed invece vede dinanzi a sè il muro di tre potentati (due storici, più uno recente..) invalicabili. E’ dal superamento di questo centrosinistra feudale e di casta che potrà venire un eventuale cambiamento cittadino, altro che dalle ultime prossime avventure dei super-responsabilizzati magnifici 7…

Paco Severi