Visti al Cinema. “Dio esiste e vive a Bruxelles”, il nostro omaggio alla capitale belga sotto l’attacco del terrorismo

La pellicola si è imposta come film rappresentante il cinema belga, diretto da Jaco Van Dormael,  alla selezione per l’Oscar al miglior film straniero 2016; ” Dio esiste e vive a Bruxelles” è riuscito ad entrare nella short-list di fine anno 2015. Mai come oggi mi sembra appropriato parlarne,dopo i fatti accaduti ieri in Belgio. Il Dio della pellicola è un uomo sporco che esprime sadismo, vive in un piccolo e lurido appartamento a Bruxelles, insieme alla moglie obesa ed ebete, e alla piccola figlia Ea. Abusa della figlia fisicamente e verbalmente.
E’ un Dio anomalo, subdolo,privo di misericordia, assente, depravato, sordo, che ha creato una umanità deformata, solo per avere qualcosa da tormentare. Nel lercio appartamento, lui controlla e manipola la realtà da un vecchio computer, collocato nel suo studio bunker, al quale concede l’ingresso solo a se stesso.  Un giorno, per curiosità, Ea trova uno spazio per intromettersi e scopre che, invece di proteggere e tutelare gli uomini, questo Dio li maltratta e li uccide per puro piacere. Il padre si accorge della presenza di lei e la picchia a sangue. Stanca delle continue violenze, la ragazzina decide di scappare dalla casa dalla quale non è mai uscita, ma non prima di aver rivelato via SMS a tutti gli uomini della terra la loro data di morte, e di aver manomesso il computer del padre rendendolo inutilizzabile. Le persone ricevono il loro decreto di morte perciò a seconda della vicinanza o della lontananza della data, agiscono nei modi più inverosimili.

La ragazzina scesa nelle strade di Bruxelles  decide di seguire l’esempio del fratello Gesù, scappato di casa molto tempo prima (nel film è rappresentato con la classica statuetta mistica, in gesso che la madre idiota spolvera di continuo)  e sceglie sei apostoli ed uno scriba, che individua in un barbone.

Questa nuova comitiva si accinge a scrivere il” Nuovo testamento” per cercare di rendere migliore la razza umana e sottrarla al giogo del padre. La rivelazione delle date di morte nel frattempo continua a creare caos. Gli uomini che la intravedono come prossima decidono di abbandonare i posti di lavoro e di perseguire finalmente le loro passioni. Ea e il suo scriba incominciano così la ricerca degli apostoli che la bambina aveva selezionato a caso nell’archivio del pc presente nello studio del padre, appropriandosi dei loro dati prima di manomettere l’apparecchio. Il primo apostolo è una giovane donna, Aurélie, che vive sola in una piccola casa evitando ogni rapporto sociale da quando, per incidente, ha perso il braccio sinistro. Il secondo apostolo è un anziano uomo costretto a lavorare tutto il giorno ad un impiego che disprezza ma, persuaso dalla bambina, decide di affrontare un viaggio senza meta per seguire un uccellino che gli si era posato sulla mano,si fa fa chiamare:l’erotomane.Dipende esclusivamente dal sesso, non riesce ad instaurare nessun rapporto sociale,percio’ Ea lo invita a lavorare come doppiatore di film pornografici.

Dopo un corteggiamento i due finiscono per fidanzarsi.Per il quarto apostolo si provvede con un uomo soprannominato :l’assassino,dopo aver appreso della prossima morte, decide di sparare a caso sulla folla,senza avvertire sensi di colpa, poichè tutto è gia’ scritto. Il quinto apostolo è un’anziana donna, Martine, che viene persuasa da Ea a tradire il marito che non ama, prima con uno gigolò, che però le ruba tutti i soldi, e poi con un gorilla comprato da un circo. Il sesto ed ultimo apostolo è un bambino di salute molto cagionevole al quale rimane soltanto una settimana da vivere. Come ultimo desiderio, decide di andare per strada vestito da ragazza.Dio, infuriato per quello che sua figlia ha fatto, decide di scendere a Bruxelles per cercarla, lasciando per la prima volta la sottomessa moglie in casa da sola. Il giorno deputato alla morte del bambino, Ea ed i suoi apostoli ,decidono di attendere l’evento in riva al mare, dove si sono raccolti anche molti altri morenti.

Proprio in quel momento, però, per sbaglio la moglie di Dio, intenta a fare le pulizie, stacca la corrente al pc del marito, per poi riattaccarlo poco dopo. Ciò fa riavviare il sistema, che accetta come nuova utente la donna. Lei quindi decide di azzerare tutte le date di morte rivelate da Ea, rinviandole a data da destinarsi, cosi’ per puro caso, senza consapevolezza, dona a tutti una speranza . Inoltre fa sparire il male e la cattiveria dal mondo e rende tutti gli umani felici e pacifici. Con l’umanità salva, il Nuovo nuovo testamento viene pubblicato, diventando un bestseller che arricchirà quello che una volta era il clochard. Nel frattempo Dio, scambiato per un barbone e per un immigrato clandestino, viene estradato in Uzbekistan.

Che dire? Strana storia,divide il pubblico in due categorie: la prima lo giudica un capolavoro, la seconda. ,nella quale mi colloco, una composizione stravagante, metafisica indecifrabile, un concentrato del peggio che l’uomo, anche nella vita reale è abilitato ad architettare.Uno zibaldone del peggio dell’umanità che viene azzerato da una demente, solo per puro caso. Voglio concludere con una citazione di Stefano Benni :”Magari qualcosa, una moneta che cade, un piccolo braccialetto che si impiglia alla maglia di qualcuno, uno scontrino che scivola via, cambia il destino di una persona. E quella persona, per un piccolo, banalissimo gesto, non farà più le stesse cose che avrebbe fatto invece se quel gesto non si fosse verificato. E la sua vita prende un altro binario. Magari per sempre. Magari per un po’ soltanto.Chissà”. Chissà perchè proprio quelle persone sono morte ieri a Bruxelles, il caso? la fatalità? il destino?. Chissà perchè io vivo questo peso dell’ impotenza, insieme alla maggior parte dell’umanità, che non sa dare risposte ad atti crudeli, ingiustificati, degradanti che inducono un senso di paura e di inutilità. .Attoniti…. aspettiamo o speriamo che possa realmente accadere che il più’ banale degli esseri viventi con un “Clik” riavvii una umanità più “Umana”?

Maria Grazia Vannini