Unioni Civili. Quel pasticciaccio brutto del maxiemendamento. Un altro duro colpo alla laicità dello Stato

Poco fa alle 18,30 con 173 voti a favore e 71 contrari è passato in senato il maxiemendamento che ha sostituito retroattivamente la legge Cirinnà. Bene? Meglio di niente? A me sembra un gran pasticcio nei contenuti e nei metodi. E qui i grillini, che pure su un piano puramente teorico non avevano tutti i torti, dovrebbero chiedersi quanto il loro comportamento abbia dato una mano a partorire questo pastrocchio. La fiducia ha azzerato ogni dibattito parlamentare ed ogni possibilità di superare un testo frutto di estenuanti mediazioni con alfaniani e cattodem. (alfaniani e cattodem sembrano i nomi di creature aliene uscite da un film di fantascienza di serie B e invece sono una realtà molto terrestre e  tutta italiana). Grazie probabilmente ai loro superpoteri hanno ottenuto molto, soprattutto l’abolizione di ogni obbligo di fedeltà. Omosessuali e concubini, notoriamente assai farfalloni, potranno così mettersi le corna con il beneplacito della legge. I componenti di una unione civile non hanno obblighi morali ma solo immorali come ci si aspetta da gente che vive contronatura come il nostro Angelino ha tenuto a dichiarare.

Dopo mesi di trattative e dibattiti nel paese, di manifestazioni di piazza e mobilitazioni di intellettuali e personaggi più o meno noti il risultato è questo. Il nostro premier, che pure ama non poco ogni forma di diminutivo, parlerà di Grande Riforma e lascerà che altri facciano le loro polemicuzze. Ma ad essere precisi sarebbe invece sarebbe il caso di usarlo il diminutivo: questa è una riformuzza zoppa e giunta alla sua approvazione con un percorso tortuoso ed è arrivata al traguardo perdendo pezzi come un’auto troppo usata.

Le unioncine civili sono state approvate dando un altro colpo alla laicità dello stato. Gli omosessuali da oggi avranno qualche dirittuccio in più ma, e adesso è scritto nero su bianco, è stato sancito che sono diversi dagli etero.Le loro unioni non potranno essere come quelle degli altri. Per i loro eventuali figli tutto è rimandato ad una legge ad hoc che, naturalmente, è urgente per il PD e sarà senz’altro approvata entro il 2053, perché come è noto la politica è frutto di mediazioni.

“Gli uomini sessuali sono proprio come noi” cantava Checco Zalone in un film di qualche anno fa e invece no, lo dice la legge, perbacco! E della maggioranza da oggi fanno parte anche i verdiniani altra popolazione aliena che si affaccia alla galassia del Partito della Nazione. Ma loro, sia chiaro, non sono opportunisti come i vari Razzi e Scilipoti. No, cambiano opinione per un travaglio interiore! Meschini, non penserete mica che…. E tutte le roboanti dichiarazioni di Renzi e soci che fine hanno fatto? Non accetteremo questo, andremo avanti, non ci ferma nessuno, la chiesa non si immischi…. le si potrebbe raccogliere in un agile volumetto da leggere quando ci si voglia fare una risata o un altro po’ di sangue amaro. La Boschi già cinguettava nel pomeriggio Renzi ora parla di giornata storica. Contenti loro…

Una volta la sinistra, più quella socialista e radicale ad essere onesti, si era fatta portatrice di grandi battaglie di laicità che avevano portato alle leggi su divorzio e aborto e alla sconfitta della parte più retriva del cattolicesimo in politica battuto sia con il voto in parlamento sia col voto popolare quando si trattò di confermarle fermando i referendum abrogativi. Adesso abbiamo questa legge e fatevela piacere. E abbiamo la nuova maggioranza, fatevi piacere anche questa. Perché di questa ne mangerete ancora parecchia. Continuo a pensare che, ora che il socialismo reale ha mostrato il proprio fallimento economico, ciò che resta a differenziare la destra dalla sinistra sia la difesa della laicità dello stato e la conseguente battaglia per i diritti civili. Sì, ha ragione il premier, oggi è una giornata storica. Oggi si è dimostrato che l’Italia più che far parte dell’Europa è un’appendice del Vaticano.

Gianvittorio Musante