Tensione nel Pd viterbese. Egidi esterna, i fioroniani si arrabbiano. Senza un accordo Fioroni-Panunzi non c’è pace tra i democrats

Non  c’è mai pace nel Pd viterbese. E’ bastata una dichiarazione del presidente Egidi a far arrabbiare Fioroni e i suoi. Nel corso di una riunione degli appartenenti alla sua corrente, il primo ha infatti pubblicamente annunciato, senza far nomi,  di essere perplesso di fronte all’apertura mostrata da alcuni nei confronti di liste e listoni civici, contatti che a suo dire snaturerebbero l’anima del Pd ed allontanerebbero il partito dal progetto originario.

Una polemica neanche tanto velata nei confronti delle continue convergenze centriste del pd a livello sia locale che nazionale e della superlista messa su da Fioroni in tutta la provincia che punta a metter insieme moderati e riformisti. Le risposte ufficiali non sono mancate da parte del gruppo consiliare Oltre le mura che ha invitato Egidi a ponderare meglio le sue dichiarazioni; ma i maggiori  maldipancia sono scoppiati ovviamente tra i fioroniani, anche se diplomaticamente tenuti a bada. La tensione sempre alta nel partito porterà il Pd a non essere presente agli ultimi giorni di campagna elettorale per la presidenza dell’Università Agraria a Tarquinia ; ed anche nelle riunioni di partito di questi giorni  fioroniani e panunziani si sono tenuti bene lontani gli uni dagli altri,  riunendosi in gruppi del tutto autonomi. Continuano le trattative sotterranee per un disgelo tra Fioroni e Panunzi, ma al momento nulla lascia presupporre che un accordo possa essere imminente.