Storia di Igor Vaclavic, l’omicida più ricercato d’Italia

Circa un anno e mezzo fa, una guardia giurata Salvatore Chianese si apprestava a compiere il suo giro di perlustrazione notturna presso una cava, la “Manzona vecchia”, nei pressi di Savio, un piccolo borgo che costeggia la statale Adriatica in provincia di Ravenna, esattamente la strada che delimita il litorale marittimo. Salvatore aveva 42 anni e lavorava come guardia notturna, un lavoro che gli consentiva di mantenere la sua famiglia a favore di grossi sacrifici nemmeno troppo pagati, rimaneva sveglio durante la notte, sottoposto alle intemperie e al caldo torrido di qualsiasi stagione, per tutelare beni altrui, svolgeva quel lavoro che sarebbe risultato estremamente faticoso a tutti. La notte del 30 dicembre 2015 in clima rigido e natalizio durante il solito giro di perlustrazione, mentre percorreva una carraia sconnessa della campagna che conduceva appunto alla cava”Manzona “, il metronotte venne sorpreso e freddato con un colpo di fucile a pallettoni. Gli uomini dell’arma dei Carabinieri analizzarono quel delitto che risultava essere senza senso, non c’erano segni di effrazione alla sbarra che conduceva alla proprietà e i magistrati si trovarono ad indagare su quell’assurdo delitto con interrogativi mai risolti fino ad oggi, quando è uscito fuori un nesso che collega quell’episodio, con vari eventi violenti e circoscritti al territorio Emiliano Romagnolo. Il nesso si chiama Igor Vaclavic, che con brutale freddezza e glaciale determinazione  ha ucciso il tabaccaio di Budrio qualche giorno fa. Il Vaclavic, nel nostro territorio è vissuto di violenti rapine ai danni di comuni esercenti, ha collezionato innumerevoli crimini, e un foglio di estradizione mai eseguito, fatto di cavilli burocratici complessi, mai espletati. L’ipotesi che prevale e sta prendendo forma è quella dell’agguato ai danni di Salvatore Chianese, il russo sarebbe stato vestito come un normale cacciatore delle valli ( uno sport molto in voga nel territorio), avrebbe sorpreso il metronotte, gli avrebbe rubato l’arma di ordinanza e il portafogli, e l’avrebbe ucciso nel tempo di un amen, dileguandosi velocemente nelle campagne circostanti alla cava. I militari sono alla ricerca di tracce che colleghino i due omicidi, avvenuti praticamente con le stesse dinamiche. Altro trait d’union di questi accadimenti sarebbe la metodologia sovrapponibile con cui questo probabile assassino in tuta mimetica, munito di:arco, frecce,coltelli,armi automatiche e fucile a pallettoni, avrebbe disarmato rubandogli l’arma, la guardia giurata di Consandolo in provincia di Ferrara che gli inquirenti sospettano essere la stessa che avrebbe ucciso il tabaccaio bolognese. Vaclavic a Budrio, la notte dell’omicidio del tabaccaio,sarebbe rimasto ferito, e i Ris incaricati delle perizie sarebbero riusciti ad isolare il suo DNA, così da poter essere comparato con quelli presenti nelle banche dati delle forze dell’ordine a livello nazionale ed internazionale, dato che il sospettato  è molto conosciuto in mezza Europa, per le sue imprese bellicose e criminali. Inoltre gli investigatori avrebbero tra le mani  piccoli frammenti del fucile che il militare russo avrebbe usato a Budrio, e sarebbero in cerca delle sue impronte digitali e della ricostruzione del numero di matricola dell’arma, che in parte sarebbe stata abrasa. Dunque, se questo feroce assassino che fino ad ora si è fatto beffa della giustizia italiana rendendosi invisibile per tanti fortunati eventi, questo” dottor Jekyll e mister Hyde” che durante il periodo di detenzione (per un po ha soggiornato in cella) parlava solo con il cappellano del carcere, evitando gli altri detenuti e facendosi rilasciare preventivamente per buona condotta, verrà finalmente trovato, condotto dietro le sbarre e punito, ogni cittadino del triangolo Emiliano Romagnolo, si sentirà relativamente più tranquillo. Solo la sua cattura darebbe nuova linfa vitale alle indagini condotte dalle varie procure territoriali, ma per ora, essendo lui un militare altamente addestrato dai servizi militari russi, perciò abituato a sopportare qualsiasi situazione estrema con una capacità e una tenacia vitale altamente provata, dovemmo augurarci che trascuri qualche dettaglio nel nascondersi che lo faccia cadere nelle maglie delle forze dell’ordine, così da venire finalmente assicurato alla giustizia.

Maria Grazia Vannini