“Sogno americano”… “Sogno europeo”? Non più pervenuti, ha vinto l’austerity … Perchè Trump guadagna consensi

Ho letto di un’azienda americana per la lavorazione del pollame che costringe i suoi dipendenti ad usare pannoloni per l’incontinenza piuttosto che permettergli di andare a fare pipì.Immagino che in mensa abbiano delle macchine per mangiare sul tipo di quelle che Charlot collaudava in Tempi Moderni. Naturalmente più efficienti e computerizzate.

Ho letto che i minatori di non ricordo quale stato americano abbiano dato la vittoria alle primarie democratiche a Sanders (un americano che ama definirsi socialista) ma che in caso di ballottaggio tra la Clinton e Trump sceglierebbero quasi tutti il secondo.

I minatori temono che prima o poi si preferisca comprare carbone dalla Cina e chiudere le miniere in patria. E della Clinton non si fidano.

Così come un metalmeccanico della Val Trompia vota Salvini temendo che la sua fabbrica, magari piena di ordinativi, venga delocalizzata in qualche sperduto paese dell’Est.

Così come un abitante francese di qualche banlieau vota la Le Pen terrorizzato dall’idea di dover spartire quel che resta del welfare coi nuovi immigrati.

Per assurdo che possa sembrare la sirena Trump attrae i bianchi in bilico sull’orlo spietato della globalizzazione.

Sta scardinando i partiti come fece a suo tempo Berlusconi. Ero un precario della scuola tanti anni fa quando facevo il pendolare nei weekend tra Roma e Milano.

Un tizio sul treno tesseva un panegirico di Silvio, fondatore di nuove città come un eroe greco o un principe rinascimentale: Milano 2, Milano 3….

Non ne avevo mai sentito parlare allora, ma l’uomo sul treno diceva che l’Italia l’avevano rovinata i sindacati e che ci sarebbero voluti uomini come Silvio per salvare il paese.

Lo lasciai parlare ma ascoltavo perplesso. Era davvero tanto tempo fa ed il viaggio era lungo, non c’era il Frecciarossa e non c’era il wi-fi. Sul treno la gente parlava. Spesso a vanvera.

Oltreoceano non sono messi molto meglio di noi quanto a credibilità del ceto politico e Trump è il corrispondente americano dei nostri Berlusconi, Salvini o Grillo.

Se costoro riescono ad avere un palco e dei seguaci è più per demeriti altrui che per meriti propri. E’ perché la globalizzazione ha ucciso destra e sinistra.

Il sogno americano, l’american dream, è finito. Al lavoro senza neppure poter pisciare, come nemmeno lo zio Tom!

Ed il sogno europeo, la vera arma vincente della guerra fredda, sta tramontando tra manovre ed austerity.

Non c’è più una destra ed una sinistra col loro rispettabile bagaglio di visioni del mondo ma solo caste e lobbies in conflitto tra loro. Sulla testa della gente.

La Clinton è percepita come una donna di potere che sa muoversi tra poteri forti senza disturbarli eccessivamente.

Trump, nella sua follia, non è percepito in questo modo. E’ un cavallo pazzo, un toro nel negozio di cristalleria. E’ una mina vagante ma dice quello che molti pensano ma che non osano dire.

E gli americani, quel che resta della classe operaia, dei colletti bianchi con le loro casette che vediamo nei telefilm in televisione, si sentono più rappresentati da costui che dalla algida Clinton, professionista della politica con tutto quello di negativo che tale immagine comporta.

Adesso pare che siano molte le donne che accusino Trump di molestie. Sarà vero? Non sono in condizioni di dirlo. Certo è verosimile che chi ha molti soldi e potere consideri le donne una preda dovuta, un riposo del guerriero. Ma non la pensava troppo diversamente Strauss Khan alfiere della sinistra (sic!!) francese.

Alla guerra come alla guerra! E la campagna elettorale americana è peggio di una guerra. Nessuna esclusione di colpi per fermare l’avversario ma paradossalmente questa immagine sessista potrebbe perfino giovare a Trump laddove il politically correct è spesso sinonimo di ipocrisia senza fine.

Ed ora immaginate un mondo con Trump presidente USA, Salvini presidente del consiglio e l’ISIS saldamente insediato a Tripoli e deciso a conquistare il mediterraneo.

Cos’è un incubo? Nossignori è il risultato dell’avidità senza fine dei nuovi padroni, dei trattati di scambio senza etica, di una sinistra che ha rinnegato la sua ragion d’essere e partecipa, insaziata ed insaziabile, al banchetto organizzato con le spoglie dell’Occidente.

Gianvittorio Musante