Ritratti. Una donna impegnata nel sociale che, ferita, rinasce con l’ Arte… Incontro con Francesca Guidi

Nasce e vive a Pesaro il 20 dicembre 1969 Francesca Guidi,  si diploma nel 1988 in Moda e Costume all’Istituto Statale d’Arte Ferruccio Mengaroni. Negli anni scolastici 1988/89 e 1989/90 insegna Moda e Costume in qualità di supplente presso l’Istituto Statale d’Arte Ferruccio Mengaroni e inizia a impartire lezioni private di disegno a mano libera, attività che continua a svolgere tuttora. Nel 1989 espone le sue  opere alla saletta Mazzolari di Pesaro nella prima mostra personale, ma gli impegni familiari ben presto la allontanano dall’attività artistica. Cambia professione, ma nel 2011 dopo tanti anni riemerge prepotentemente la  sua vena creativa e inizia di nuovo a produrre ed esporre nelle collettive di Montefabbri (2011), Acqualagna e Borgo Pace (2012).Nel 2013 mostra personale saletta Rossini a Pesaro. Nell’aprile 2014 partecipa alla Mostra Internazionale d’Arte FACE’S ART di Jesi(catalogo). La sua arte inizia a suscitare interesse e, attraverso i social network, entra in contatto con l‘associazione Aion Arte di Spoleto che la sceglie  tra gli artisti di 36 nazioni e più di 200 opere d’arte, commissionandole l’opera che in occasione del IV Festival Internazionale dell’Arte per il dialogo e la pace tra i popoli e le religioni anno 2014  viene donata all’ambasciatore dell’Iraq in Vaticano Habeeb Mohammed Hadi Ali Al Sadr. Da questo momento inizia nella seconda metà dell’anno 2014 un susseguirsi di inviti ad esporre i suoi lavori in alcune importanti mostre collettive e altri eventi oltre che ad ideare il progetto artistico Identità Violate, in collaborazione col professor Moioli. La incontriamo dopo la tappa di San Marino svoltasi il 22, 23, 24 Gennaio in Palazzo Graziani dove restano esposte le opere del Catalogo Identità Violate sino al 31 Gennaio.

• Una donna impegnata nel sociale, una donna ferita che ha subito una violazione della persona, una donna che nell’arte individua il canale della Rinascita.

Che cos’è il Buio per Francesca Guidi?

“Il buio è la violazione di un diritto fondamentale della persona ma anche nella violazione la rappresentazione dello stato di Limbo in cui si finisce quando si subisce. Ecco perché il mio percorso artistico è un passaggio dal buio alla luce: tre sono le condizioni che ho attraversato, la violenza, la consapevolezza, la rinascita.”

• Nelle sue opere, accanto all’iconico evocativo di forme arcaiche e mitiche, si rintraccia l’andamento di questo suo percorso. I colori esplodono in una dimensione che ridona energia, calore e rilassamento. Eppure le forme sono stilizzate come se vi fosse rigore. Cos’è la Luce per Francesca Guidi?

“La luce è il momento di rinascita. Il mio modo di fare arte  tocca corde che hanno a che fare con il fondo dell’anima, con la trasparenza e trasmettono gioia e rilassamento per questo. Nella mia storia di vita sono stata un’atleta professionista della nazionale di pattinaggio artistico. Il rigore è lì, ho conosciuto la disciplina, il senso delle regole. Le stese che oggi vedo infrante in tutte le vittime di violazione dei diritti. Ecco perché l’Identità è il tema portante di questo progetto itinerante.”

• Nel catalogo della mostra Identità Violate sono presenti artisti che hanno conosciuto nella propria vita una violazione dei diritti. Pensa che l’arte possa essere la salvezza della propria identità?

“Quando una persona subisce una violenza, sia essa fisica o psicologica, attraversa tutti gli strati del colore. Da buio profondo, al grigio, finchè non si collega all’espressione più libera del proprio essere attraverso cui rinasce. Al di là della mia formazione, l’arte ha rappresentato per me  la cura e la rinascita e mi richiama ad un impegno che sento come persona, che è quello di sensibilizzare gli altri a conoscersi e liberarsi. Oggi la parola vittima di qualcosa o di qualcuno eguaglia per me, le donne violate, i minori, i disabili, le vittime di guerra. Incontrare l’altro con questa nuova sensibilità, dopo infinite sofferenze di cui il mio corpo denuncia i segni e la mia anima anche, è un richiamo per me naturale, urgente e impellente: è la mia nuova strada.”

• Il progetto Identità Violate nasce l’8 Marzo 2015 a Pesaro e in meno di un anno attraversa S.Elpidio, Aquino, L’Aquila, Repubblica di San Marino…Sembra sia facile condurre un progetto a scopo benefico che aiuterà il campo profughi di Shangar (Iraq): quante difficoltà ha incontrato?

“L’intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di Nadia Murad Basee Taha che chiede la distruzione dello Stato islamico, una bambina che ha già subito tanta violenza e che mentre noi parliamo è la voce di quel che accade lì?No, per me no. Riguarda anche noi che siamo qui. Al male infastidisce il bene  ma io continuo nella mia tenacia a percorrere questa strada perché la forza  mi viene proprio dalle persone che incontro, dalle anime comuni che riscontro negli artisti giovani. Ho una figlia di ventitre anni e mezzo e loro per me sono come miei figli. Non ho messo alcun limite alla loro espressività. Sono ideatrice e curatrice di un progetto che viaggia autonomamente e vive di vita propria, a partire da queste condizioni di “percorribilità”. Il riscontro è quello che nasce dall’avvicinamento sincero dell’altro. La sofferenza in chi veramente l’ha subita e conosciuta diventa un filtro magico attraverso cui senti l’autenticità dell’altro e senza far preghiere a nessuno, questa vicinanza per me onoraria delle persone che come me hanno sofferto mi induce ad esser felice e propositiva. Con il patrocinio della Segreteria di Stato Istruzione Cultura e pari Opportunità e di tutte le persone che si rendono partecipi condividendo la propria identità, le ferite restano, a volte ritornano, ma si attraversano e nel portarle alla luce ci fanno esprimere la nostra dignità nell’identità condivisa..”.

Dopo questo passaggio di vita auguriamo al progetto di essere sempre più vivifico e di lasciare negli altri quel messaggio di speranza da cui nasce.

Nadia Lisanti  

Mostra d’arte contemporanea “ il Cromatismo dello Spirito”  Cascia  2014

Festival Art Expo’   Spoleto  2014 (catalogo Mondadori),

Mostra d’arte contemporanea (sulle orme di San Francesco per chi ha sete di pace) con annullo filatelico Assisi 2014

Firenze Mostra internazionale d’arte contemporanea a Palazzo Bastogi, sede del consiglio regionale della Toscana(in collaborazione con la vetreria fanese (catalogo) 2014

Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea in onore di Sergio Graziosi (catalogo) 2014

Mantova nel salotto di Paolo Moschini a cena con lo scrittore 2014

San Pietroburgo Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea  (catalogo)2014

Bologna “Arte a Palazzo Fantuzzi”  Galleria Farini con recensione di Giorgio Grasso (catalogo).2014

Premio Internazionale  “ARTISTA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI”(catalogo ONU E UNICEF ) Brindisi 2014

Anno 2015: da Fine Febbraio 2015 a Settembre mostra Art Made in Italy di pittori Italiani in Svezia itinerante in 5 città con il Patrocinio dell’Ambasciata di Svezia.(catalogo)

Roma concorso Mare Nostrum Mediterraneo premio Maria Celeste Celi 2015

Cesenatico  I Biennale d’arte città di Cesenatico “Premio Leonardo da Vinci”2015

Biennale Intercontinentale Art Tokyo IAT (catalogo)2015

Curatrice e ideatrice dell’evento itinerante a progetto “IDENTITA’ VIOLATE” legato alla violenza e violazione dei diritti umani attraverso varie forme d’arte in attivo  V °TAPPA (catalogo)2015

Partecipazione come Giuria al VIII Festival Internazionale del Cinema Corto “tulipani di seta nera” (RAI)Roma 2015(catalogo)

Concorso Internazionale “Arthug” Ambasciata d’Egitto.2015

Premio Internazionale” Pesaro Arte “2015

Yachting Festival Cannes 2015

Festival Internazionale della Solidarietà Roma con l’opera “Save Yezidi” (con Ambasciata dell’Iraq presso la Santa Sede)2015

Evento Panatee Paestum con Accademia Costantiniana 2015

Premio Internazionale Virgilio Artista nella Storia Brindisi 2015(catalogo)

Evento a Progetto “ Scarpette Rosse” Torino 2015 (solidarietà FPRP  catalogo )

Evento  “ Luce “ Galleria ArtOttica Porto Potenza Picena 2015 (catalogo)

Le opere di Francesca Guidi oscillano tra arte concettuale e hi-tech. Sono corpi in rilievo, strutture monolitiche in cui gli armonici effetti luminosi dei led evidenziano le linee dall’andamento sinusoidale e le forme geometriche dall’alto spessore che si fondono con tematiche simboliche ed arcaiche, legate al mito.

Uniscono l’arte alla tecnologia dei led in un’esplosione di sfumature variopinte, colori miscelati con tocco pittorico, che evocano un mondo fantastico, ma che possono coesistere in oggetti di uso quotidiano, come specchiere, lampade e piccoli mobili, in cui irrompe la vibrante e sincera ispirazione creativa dell’artista. (Critico d’Arte Giorgio Grasso)

Uniscono l’arte alla tecnologia dei led in un’esplosione di sfumature variopinte, colori miscelati con tocco pittorico, che evocano un mondo fantastico, ma che possono coesistere in oggetti di uso quotidiano, come specchiere, lampade e piccoli mobili, in cui irrompe la vibrante e sincera ispirazione creativa dell’artista. (Critico d’Arte Giorgio Grasso).