Un giorno Silvio Berlusconi fu lapidario: “Veltroni è un coglione” (il capo di Forza Italia parlava del dirigente Pds in un piano-bar di Cernobbio, il 2 febbraio 1995, citato su Il Tirreno del 5 aprile 2006). Per alcuni esagerò, essendo risentito per qualche sua ragione personale o politica; per altri aveva detto chiaro e tondo quello che pensavano (e pensano) in molti, anche e soprattutto a sinistra. Comunque, valutazioni.
C’è invece il fatto. Il fatto è che a Walter Veltroni va garantito, sino a prova contraria, il diritto di essere considerato almeno un uomo di media capacità e cultura. Va rilevato a tale proposito che può vantare su Wikipedia questo impegnativo incipit biografico: “E’ un politico, giornalista, scrittore e regista italiano”.
Il fatto è che ha una così alta considerazione di se stesso da aver preteso da sé e imposto alla comunità nazionale una lunga, sfrangiata e sontuosa pluri-attività che l’ha portato a fare il politico d’alto livello (segretario di partito!), lo statista innovatore (vice-presidente del Consiglio), l’ammiratissimo scrittore, il geniale autore di film (tratti da suoi libri e finanziati da Stato e/o Rai), l’esperto documentarista, l’acuto giornalista politico, l’estroso giornalista sportivo (prima pagina e paginate sul Corriere dello Sport, interviste anche al Tg1, ecc.) e ora anche l’ingegnoso autore del nuovo varietà di Rai Uno.
Naturalmente dichiara disinvoltamente: “Cambierò il sabato sera in Tv”. Così come ritiene di aver cambiato almeno un po’ (ma forse molto, molto più di un po’) la politica, lo storytelling mediatico, le istituzioni, Roma (è stato anche sindaco della Capitale), la cultura (“Di solito un vicepremier sceglie il ministero della Giustizia o dell’Interno. Io ho scelto i Beni Culturali per dimostrare che l’Italia vuole fare della Cultura l’asse portante del suo nuovo rinascimento” disse nell’intervista a Le Monde, segnalata dal Messaggero, 5 settembre 1996), la sinistra italiana e forse non solo italiana, il giornalismo (è stato anche direttore de l’Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci), il marketing editoriale (chi non ricorda le prime cassette di film allegate al quotidiano), la televisione in generale (come responsabile ed esperto del settore per il Pci-Pds-Ds-Pd), la stanca narrativa italiana, il grigio mondo del documentario e negli ultimi mesi anche l’imbarazzante giornalismo sportivo italico.
E intanto prepara il suo nuovo documentario. Su un tema terra terra: la felicità.
Il tutto sempre sponsorizzato da amici, compagni, beneficati e favoriti anche illustri, copertinato (specie dal Venerdì di Repubblica), sempre doverosamente in prima pagina, sempre tempestivamente intervistato a intere paginate, esaltato sino al ridicolo (“105.000 copie, 2 edizioni in 2 giorni”, inserzione pubblicitaria de “La scoperta dell’alba / il primo romanzo di Walter Veltroni”, Rizzoli, sul Corriere della Sera del 1° settembre 2006) e magnificato al di là del ridicolo (memorabili le recensioni dei suoi libri da parte di Dacia Maraini, Nantas Salvalaggio, Giancarlo De Cataldo, Andrea Camilleri, ecc., dove si arriva a tirare in ballo Borges e McEwan, Pirandello e Veronesi, Tarkowskij e Bertolucci, Nanni Moretti, persino Ghagall e Toulouse Lautrec).
Insomma Veltroni, nonostante l’aria sempre leggermente sofferente, è uno dei più affermati, tenaci, coccolati e indiscussi personaggi del ceto dirigente della democrazia e della cultura italiana o della oligarchia (come direbbe Scalfari) o della Casta (come direbbero Stella e Rizzo) o dell’aristocrazia rossa romana. Un individuo al quale tutto è permesso, tutto è consentito perché… “Ma sai che è bravo!”… E poi: “E’ un bravo ragazzo!” (nell’immaginario dei nani e delle ballerine, ma anche dei giornalisti d’area, dei comici e delle conduttrici, l’ultrasessantenne Veltroni è sempre un ragazzo, con quella sua aria pacata da coniglio mannaro).
Rimane un dubbio: in quale mestiere sarebbe riuscito a sfondare e quale altezza di considerazione sarebbe riuscito a raggiungere Veltroni se, invece di vivere e “incontrare gente” nel Paese delle anomalie che è da sempre l’Italia – e dei miracolati, qual è da trentacinque anni a questa parte – gli fosse toccato di nascere e lavorare in un Paese normale, magari connotato da un qualche livello di meritocrazia.
Beppe Lopez
36 Comments
viagra dosage 40 mg
generic viagra canada
otc cialis
is there a generic cialis
cvs pharmacy
canadian online pharmacy
Real cialis online
Buy cheap cialis
levitra vardenafil
vardenafil online pharmacy
vardenafil pill
levitra online
sugarhouse casino online nj
wind creek casino online games
san manuel casino online
golden nugget online casino
sildenafil citrate
cheap viagra online canadian pharmacy
casino online slots
online casino real money us
real casinos online no deposit
real money online casinos usa
personal loan
short term loans
cash payday
cash payday
viagra pills
viagra prescription
generic for cialis
cialis 5 mg
new cialis
buy cialis
cialis to buy
new cialis
casino slots
online casino real money us
online slots real money
hollywood casino
vegas casino online
casino games online
online casino games
casino games online
canadian pharmacy viagra
buy viagra online
cheap viagra
sildenafil 20 mg
online pharmacy viagra
viagra online prescription free
online cialis
buy cialis pills
real money casino games
play for real online casino games
http://www.jueriy.com
Rai News. Ecco il "Walter Veltroni Show", il varietà del sabato sera che piace alla casta "rossa" |L'ora Legale
https://mymvrc.org
Rai News. Ecco il "Walter Veltroni Show", il varietà del sabato sera che piace alla casta "rossa" |L'ora Legale
cialis order online
Rai News. Ecco il "Walter Veltroni Show", il varietà del sabato sera che piace alla casta "rossa" |L'ora Legale
Drug viagra
Pfizer viagra canada
Discount viagra online
Buy viagra australia
Best price for generic viagra
Buy viagra online cheap
Price viagra
Buy viagra brand
Pharmacy viagra
Buy online viagra
cialis 5mg daily use reviews https://tadfil.online/
can women take viagra https://viaplz.com/