Raffaele Guariniello, il “difensore dei più deboli”

Le commissioni del Lavoro e degli Affari Sociali, unitamente si sono riunite per analizzare e modificare le proposte di legge e le disposizioni concernenti la sicurezza sul lavoro, la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle Forze dell’Ordine. Il Dottor Guariniello, durante la commissione, ha espresso le sue considerazioni, che in sintesi sono queste.”Comincio parlando dei dati emersi durante indagini giudiziarie alla procura di Torino e altre. “Dati Sicurezza: Militari che continuano a morire di tumori,”solo nell’ambito della Marina Militare, 946 persone risultano decedute o ammalate per patologie da asbesto (o amianto, è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati (serie degli anfiboli) o correlate . Mi sono posto la domanda : La sicurezza e la tutela della salute dei MILITARI, sono adeguatamente tutelate? Come possiamo e dobbiamo fare per evitare in futuro le tragedie che hanno colpito militari e famiglie? Per questo è stata istituita la quarta commissione di inchiesta su questo tema. Le precedenti commissioni hanno individuato criticità e proposto un ampio ventaglio di indicazioni per eliminarle. Queste non sono state eliminate, ma sono aumentate per un “problema irrisolto.”La sicurezza della salute dei militari, non ha norme adeguate. I militari, oggi, sono lavoratori deboli e umiliati per la riluttanza delle Istituzioni al riconoscimento di congrui indennizzi. Oggi, nei luoghi di lavoro militari, la vigilanza sulla sicurezza e sulla salute non è svolta da organi terzi, ma esclusivamente da organi interni”.

La specificità ( parole della Cassazione ) “Non può favorire la creazione di zone franche impermeabili alle leggi, o favorire la sostanziale compressione dei diritti che, invece, sono diritti per tutti i lavoratori”. Pare quasi che i militari non vengano considerati lavoratori! ” IL dottor Raffaele Guariniello, ha aggiunto di essersi spesso confrontato per le inchieste, con organi militari interni, ma che i suddetti incontri gli sono apparsi alquanto inquietanti. Poi ha ricordato il caso di un ispettore che aveva contravvenzionato il Comandante di una caserma, e il dirigente gli avrebbe risposto” Ma come ti sei permesso?” Ci sono casi di Ispettori mandati via dai superiori!. Di ispezioni e prescrizioni se ne fanno pochissime. Uno degli Enti tecnici militari, il Cisam è stato da noi ascoltato, la risposta è stata”Lei è in grado di far assolvere all’istituto tutte le funzioni previste? La risposta è stata No… E il racconto prosegue con domande e risposte. Sempre il dott Guariniello” Ad un altro organismo abbiamo chiesto: siete in grado di fare analisi ? La risposta è stata No! A Gibuti c’era da fare analisi e non si sapeva chi le dovesse fare! L’osservatore epidemiologico della Difesa ha dichiarato di aver scoperto 126 casi di tumori, mentre i nostri dati parlano di molti, molti in piu. Lo stesso osservatorio riceve “solo” i dati del personale in servizio, quando sappiamo che i problemi, vengono fuori dopo.” Domande: Amati (PD) “Cosa risponde a chi afferma che le competenze passate all’ INAIL non sono sufficienti a garantire la terzietà ? ed a chi ha affermato che i problemi di salute dei militari sono molto vari e richiedono una competenza ampia. Secondo lei l’ INAIL avrebbe sufficiente terzietà ? E l’ INAIL ha un sistema congruo per affrontare il tema salute dei militari ? La ringrazio di aver parlato dell’ osservatorio epidemiologico militare, in quanto io come medico le dico, che non avrebbero passato un esame di epidemiologia all’Universita ! Guariniello ” La questione dell’ osservatorio epidemiologico è molto importante”.

Nella nebulosa militare, c’è un comitato che non da garanzie per come è organizzato e per come funziona. I medici competenti nei vari comandi , mentre li ascoltavamo in commissione, facevano impressione per quanto erano impreparati! L’ INAIL, sicuramente ha competenze migliori, in generale. Nelle FFAA ci sono tante di quelle strutture con tanto personale ma pare si rimpallino competenze quando li ascoltiamo, si potrebbe anche risparmiare creando efficienza e competenza. Per il pm dottor Guariniello, “Il richiamo dell’aula è assolutamente forte”. L’intento di questo magistrato è quello di portare a termine una sfida, dando voce alle vittime delle malattie tumorali create nei posti di lavoro. La giustizia dovrebbe essere un’arma vincente per tutti coloro che sono rimasti schiacciati da faldoni di incartamenti, burocrazia e ostacoli, prima di ottenere un riconoscimento o un rimborso. Molti lavoratori, dell’esercito e delle industrie sono già morti da tempo, unitamente alle loro famiglie, incapaci di accettare le leggi che proteggono i criminali. Hanno subito l’ingiustizia di vivere per lavorare in ambienti malsani, inquinati e tossici, senza precauzioni. Ecco chi è Raffaele Guariniello, un uomo che ha costruito la sua vita scoprendo che spesso la vita altrui non funziona, in più di un’occasione ha processato anticipatamente i problemi, ed è intervenuto per sanare le falle da cui avevano avuto origine. Ora ha abbandonato la toga, ma la indosserà nuovamente, perchè non resiste alla tentazione di salvare i piu’ deboli, e lo farà come avvocato.

E’ un uomo pulito, integerrimo che in 40 anni di lavoro in magistratura, si è sempre rifiutato di difendere un delinquente o un criminale. Ha sostenuto davanti ai giudici la difesa delle migliaia di morti del caso “ETERNIT”,avendo il coraggio di contrastare l’omicidio volontario con dolo, contro chi ha preferito ottemperare alla logica del risparmio anzichè quella delle pratiche verso la sicurezza dei propri dipendenti e operai nei luoghi di lavoro. Tutti ricordiamo il caso “ThyssenKrupp ” l’azienda tedesca, la più importante d’Europa nel settore siderurgico, dove nella filiale di Torino morirono 13 persone per una fuoriuscita di olio bollente. Paladino dei piu’ deboli, Raffaele Guariniello è diventato il piu’ alto rappresentante e l’icona nazionale della protezione dei lavoratori senza diritti, diventando allo stesso tempo l’accusatore di imprenditori, commercianti e amministratori senza scrupoli. Dove lui metteva le mani, invocando la legge e la Costituzione, i guai e le prescrizioni diventavano atti formali contro gli uomini di un sistema corrotto e malato. Purtroppo lui è la mosca bianca in mezzo ai corvi, ma chi ama la giustizia, lo sosterrà sempre e a gran voce.

Maria Grazia Vannini