Questione Bagnoli. Renzi cerca il colpo di mano, ma Napoli non ci sta e scende in piazza

Cabina di regia in prefettura con soggetto attuatore commissario, governatore regione, comune, ministro ambiente. Oggetto la bonifica di Bagnoli. Cabina di regia che esautora il comune di fatto sulle scelte urbanistiche perchè con la legge sblocca italia il commissario ed il soggetto attuatore hanno il potere di cambiare il Pua. Renzi di fatto mette la camicia di forza al comune di Napoli, eletto democraticamente e direttamente dal popolo sovrano.
In realtà il Pd di Renzi ne sta facendo un sistema per l’intero paese, peggiorando se non rovinando le regole sacre della democrazia.. Decenni di battaglie per la democrazia, costate sudore e sangue spazzate via dalla scelleratezza di una piccola combriccola che rappresenta i poteri forti, il capitale, gli affaristi e speculatori.
Ed eccoci qui ad oggi, i cittadini manifestano in città per far giungere la loro contrarietà alle decisioni calate dall’alto su Bagnoli, chiedono partecipazione sulle scelte che si faranno sui loro territori, chiedono rispetto e democrazia.
Renzi non contento sposta l’appuntamento della cabina di regia su Bagnoli dalle 16 alle 18 per passare prima dal quotidiano il mattino (proprietà Caltagirone, Cementir, Bagnoli), a cui concederà un’ intervista ….sposta un appuntamento di tale importanza come se fosse quello con il barbiere.
Sta tagliando la democrazia per qualche miliardo di euro che farà con il palazzinaro Caltagirone, la cabina di regia dichiaratamente non conta nulla.
Questa è la disastrosa democrazia secondo Renzi e il Pd. Una democrazia dove comandano le banche, dove si fanno accordi con i palazzinari, riducendo il governo ad un comitato esecutivo assoldato dalle lobby
Ma a Napoli hanno fatto male i calcoli. I napoletani si difendono dalla speculazione e dall’incuria.
Lo scempio del territorio e il sistema che dall’alto vogliono imporre  imbavagliando il comune è stato compreso, smascherato, isolato. Renzi non può più nascondere
Nè trivelle, né rifiuti, né pale, né rapina dell’acqua, né cemento e grandi porti, per arricchire speculatori vecchi e nuovi.
Nessun discorso vano, ma bonifica, spiaggia e recupero dell’esistente, sviluppo e servizi per i cittadini.
C’è un’unica Bagnoli del futuro quella che vogliono i bagnolesi e chi ama bagnoli
E la dimostrazione che non è un sogno sono quelle duemila persone scese in piazza
Una piazza piena di sogni concreti che mette la politica difronte ad una concetto chiaro: basta con le decisioni prese dall’alto.

Daniela Villani