Politica. Tuscia. Il “monocolore panunziano” a Blera spacca il pd… Intanto il sindaco Tolomei, “donna sola al comando” fa pratica in Tv…

L’ultima apparizione in Tv di Elena Tolomei a Geo & Geo  ha suscitato parecchie polemiche a Blera: a molti non è piaciuto il confezionamento dell’intervista fatta ad hoc per mettere in luce il primo cittadino, praticamente su misura. Grande risalto alla carriera, ai titoli, al lavoro svolto in questi mesi dalla Tolomei, Blera e le sue attività messe in secondo piano al servizio della figura politica. Sarà stata una scelta editoriale dei curatori del programma che però ha indispettito l’altra parte del pd non panunziana. Il consigliere regionale punta molto sul sindaco di Blera, la ritiene una sua pupilla; ed in effetti non è che la Tolomei si presenti male, ha anche una discreta dialettica, non è l’ultima venuta, solo che come molti degli attuali giovani politici appare un po’ come un “volto senz’anima”, grande ambizione, grande motivazione, forte attaccamento al capo, ma contenuti tutti da verificare. La gradevole Elena ha comunque una struttura organizzativa per il mantenimento del potere che funziona:

Panunzi e i suoi che vegliano  su di lei da bravi e apprensivi “renzisti rossi”, uno stile amministrativo da “donna sola la comando” ed una certa intolleranza nei confronti dell’opposizione interna al Pd che è piuttosto risentita con le sue modalità di comportamento.  E non si può dire che le cose nel paese vadano bene: la disoccupazione non è certo in diminuzione, i criteri di attribuzione dei pochi lavori disponibili a detta di molti sono fortemente politicizzati  (se non hai santi non vai nè in paradiso nè ad asfaltare le strade, nè a pulirle..) e il clima da “monocolore panunziano” ovviamente piace solo alla maggioranza e ai fedelissimi dell”eroe nazionale di Canepina”; un politico che ha ormai ambizioni nazionali e che addirittura alcuni arrivano a rappresentare come il cambiamento necessario al centrosinistra; coloro non ricordano probabilmente il vasto curriculum vetero comunista che Panunzi può vantare che non sarebbe di per sè una vergogna se solo non si fosse svuotato di ogni originario significato per inseguire unicamente il raggiungimento e il vasto mantenimento del potere e traguardi sempre più prestigiosi ad esclusivo vantaggio personale.

Gianni Blera