Politica e immunità. Sesto rinvio a giudizio per Verdini, lo “Zio Denis” padre costituente del terzo millennio…

Amico di papà Tiziano, lo teneva sulle ginocchia quando nel salotto di casa c’era anche lui, Matteuccio. E “Zio Denis” – raccontano le cronache – era di casa nell’abitazione della famiglia Renzi a Rignano sull’Arno. Correvano gli ultimi anni ’70, quelli di “Dallas” e delle prime soap berlusconiane importate dagli States. Erano gli anni del centrosinistra a trazione craxiana. E già a quel tempo l’amico di famiglia, Denis Verdini, era in buoni rapporti con Silvio Berlusconi col quale condivideva l’amicizia con ambienti democristiani e socialisti. Dalle ginocchia di “Zio Denis” all’amorevole interessamento di un altro zio, Nicola Bovoli, amico di Mike e di Silvio. Da Capo scout a campione di un gioco a premi. La raccomandazione di Zio Nicola alla “Ruota della Fortuna” consentì all’ormai giovanotto di godersi vacanze a sbafo per qualche anno. Ma è “Zio Denis” il personaggio del giorno sul quale vale la pena di soffermarsi dopo l’ennesimo rinvio a giudizio da parte della Procura di Firenze per bancarotta aggravata. Il sesto in ordine di tempo. Ex macellaio colpito da improvviso innamoramento per banche & politica, finora è riuscito a farla franca anche grazie allo scudo dell’immunità parlamentare e alla abilità degli avvocati nell’allungare nel tempo i giorni del giudizio. Non a caso la innata spregiudicatezza in affari gli consigliò l’ingresso in politica al fianco dell’amico Silvio. Strategia, cappucci, grembiulini, compassi & appetitosa immunità parlamentare, le peculiarità che hanno reso famoso il Grande Vecchio del “cerchio magico toscano”, Grande Vecchio sempre più baricentro degli equilibri dei governi berlusconiani e di quello renziano. Ancorato al mondo affaristico, come i grandi campioni “zio Denis” sa usare indifferentemente la Destra e la Sinistra (quella renziana-berlusconiana). La cena ad Arcore tra il Cavaliere e l’allora giovane sindaco di Firenze; il Patto del Nazareno; la nascita di Ala, la pattuglia di berlusconiani mimetizzati pronta ad entrare in soccorso del premier in caso di necessità. Sono le tre mosse attraverso le quali il vecchio “zio Denis” si sta giocando l’immunità. Già, l’immunità… “Zio Denis” – come accennato – ha problemi con la Giustizia. Corruzione, bancarotta fraudolenta, bancarotta aggravata, partecipazione a crack societari i reati più frequentemente addebitatigli. Accuse pesanti. Sei rinvii a giudizio in due anni. Un record per questo padre costituente del Terzo Millennio di cui il “garantista” premier va fiero. Non c’è che dire: c’è del marcio in Danimarca… pardon in Toscana. E Shakespeare non c’entra.

Marino Marquardt