Politica. Caso Quarto. Non esistono eroi giovani, belli e puri, ma. … L’Italietta della politica agone fra “tifosi”

Anche Garibaldi per controllare la città di Napoli, da cui i Borboni erano appena fuggiti, ebbe bisogno di appoggiarsi alla camorra e Nino Bixio a Bronte non esitò a far sparare sui braccianti che chiedevano diritti e spartizione dei latifondi. La Storia è fatta così, ci piaccia o no. Ed anche il movimento 5 Stelle ha dovuto fare i conti con la realtà in un’altra Quarto, senza i Mille.

I fatti, seppure di una gravità minore rispetto ad altri, sono in realtà gravissimi per un movimento che voleva essere fuori dalla “mangiatoia della politica” e probabilmente costerà parecchio in termini elettorali al partito di Grillo. Il PD, molto cinicamente, ha colto la palla al balzo ed ha inscenato la “commedia dell’indignazione” molto utile a mettere in secondo piano i fatti di Banca Etruria sui cui Bankitalia ha appena cominciato ad indagare e che promettono interessanti sviluppi.  Da giovane ingenuo credevo che il PCI avesse, come si diceva una volta, le “mani pulite”. Poi col tempo ho capito che ce le avevano loro malgrado. Gli assetti di politica internazionale non permettevano al PCI di accedere al governo nazionale e quindi non poteva partecipare al banchetto insieme ai democristiani del tempo. Inoltre, non avendo una diretta partecipazione al governo centrale, non aveva una clientela da accontentare come invece il PD dei nostri giorni.

Ma i finanziamenti al partito non arrivavano solo dalle salsicce dei festival dell’Unità o dalle quote dei tanti militanti sinceramente impegnati. Non c’era contratto di import-export con l’Unione Sovietica che non vedesse una partecipazione attiva di qualche società d’intermediazione legata in qualche modo al PCI. E questo per non parlare dei finanziamenti che giungevano da Mosca direttamente nelle casse del partito. Ed a livello locale, nelle regioni rosse, le coop erano destinatarie di quasi tutti gli appalti pubblici di una qualche rilevanza.

Ma tutto questo l’ho capito dopo. All’epoca ci credevo come prima ancora avevo creduto a Babbo Natale e alla Befana. Oggi, a Quarto, il Movimento 5 stelle ha perso la verginità. Succede prima o poi perchè la politica è fatta così (ed in certe regioni più di altre purtroppo) .

E’ abbastanza disgustoso vedere un partito colluso fino al midollo con Mafia Capitale strillare indecorosamente ma tant’è. E’ quello che si chiama il teatrino della politica. Ma che pena queste sue rappresentazioni! Sempre le stesse sempre più inutili! Perchè è questo che è diventata la politica in Italia: un agone per tifosi, una curva di ultras alla domenica.

E mentre il paese va a rotoli ci inondano di propaganda senza darci né un progetto né una visione di più ampio respiro. Da un lato il nostro garrulo Premier ci impone l’ottimismo obbligatorio di Stato dall’altro chi si proponeva di combatterlo scivola tristemente su una buccia di banana, e personalmente a me dispiace.

Così, a fronte di eventi epocali degni della fine di un evo, l’italietta emarginata si emargina con le sue stesse mani e tira a campare alla giornata.

Gianvittorio Musante