Napoli. Primarie Pd, il serial. De Luca assolto “santo subito”, il gran Gala della Valente con sanguinaccio e chiacchiere….. e Bassolino riempie anche il Teatro Nuovo

“L’Assoluzione a Salerno? L’ho portata io: prima di me  c’erano solo ghigliottine sul lungomare”.  Nel giorno che doveva essere di Valeria Valente,l’antiBassolino del Nazareno alle primarie  del Pd a Napoli,  la scena la ruba il Governatore della Campania, assolto  in appello con formula piena dall’accusa di  abuso d’ufficio; e i suggerimenti a Crozza si sprecano.

Un peccato, perchè i retroscenisti  presenti al Gran Galà  della Valente, che ha inaugurato il suo comitato elettorale, “uommene scicche e femmine pittate” come” il Mattino” segnala ( lei in un elegante e avvolgente  vestito blu,  diverse sfumature di biondo notate in sala, e papaveri rossi   disegnati, e alle pareti Audrey Epburn e Marylin Monroe che “ammiccano”  e fiori veri) non si erano fatti sfuggire il delizioso dessert offerto  agli ospiti: sanguinaccio e “chiacchiere”, in ossequio al periodo carnevalesco. Le chiacchiere soprattutto. E cosi sui social si alternavano i commenti alla sentenza, con relativa santificazione ipso facto, ampress ampress, di De Luca, in odore ormai di Santità più di Padre Pio, e i proclami della Valente: “Sono donna e mamma, so cosa vuol dire accompagnare i figli a scuola, le attese alla fermata dell’autobus, il poco tempo”.

Quello di essere “donna e mamma” si è capito che sarà il suo mantra. Legittimo. Lo ha gia ripetuto nei vari talk televisivi.  E qualcuno si chiede: ma se sei donna e mamma, e sei pure onorevole , ed  il tempo è poco, come fai a fare anche il sindaco?  Comunque si è tenuta lontano dal suo diretto avversario, non lo ha nominato, in stile Veltroni con Berlusconi: poi si vide il risultato. Fuoco di fila contro De Magistris, che ormai è come sparare sulla Croce Rossa. Ma soprattutto ha rivendicato con orgoglio “l’unita del Partito, nonostante le pluralità di posizioni”, che l’ha vista” sintesi”. Lo dice sempre.  Essere “sintesi”  l’entusiasma. Ne è convinta. E quindi rincara la dose  contro chi dissente: “troppe parole maschiliste contro di me quando mi indicano come una pedina nelle mani degli altri”. ” Una pedina? E’ proprio la prestanome del Nazareno” spettegolano i soliti esagerati. Chiacchiere o programmi.? Mah, in campagna elettorale…… Certo la metafora ci sta tutta: poteva pensare a un dolcetto diverso.”Chiacchiere e tabacchere ‘e lignamme ‘o banco e “Napule nun se ‘mpegna”. Anche quel sanguinaccio: qua già abbiamo  un morto al giorno e anche di più. Ma mentre la Valente parlava  la voce roboante e stentorea, sentenziale e sarcastica di De Luca, ‘o Sceriffo, sembrava sovrapporsi, occupare tutti gli spazi.Un borbottio, un onda lunga.

 E quanti  garantisti!  ”  E mò i giornali devono scrivere  con titoli grossi cosi che De Luca è stato assolto, lo hanno crocifisso, lo hanno lapidato:  giustizia, vogliamo giustizia! Che il mondo e l’umanità lo sappia: ‘O  Governatore è innocente! Vicienzo è ‘nu brav’omme!

 Sante parole! Però pure  Antonio Bassolino è innocente! Ma non da ieri, da tempo. E  ad osservatori attenti non è sfuggito che tra quelli che giustamente in queste ore urlano: De Luca Santo Subito! ci stanno quelli che  continuano a definire  Bassolino quello del passato da dimenticare, quello del terribile ventennio, quello della “monnezza”. Parliamo dei “democrat” eh, non degli altri. Insomma assoluzione chiama assoluzione, e Bassolino, vecchia volpe, coglie la palla al balzo e rilancia sui social: e durante  gli incontri con i cittadini per le primarie delle idee.”Contento per De Luca”. Come per dire: “Nun ve scurdate e me”. Ci stanno pensando i suoi su fb e twitter a ripubblicare le sentenze che assolvono l’ex sindaco. Una cosa è certa, e chi gli vuole bene lo ha anche consigliato al “presidente”: Bassolino deve chiarire,  presto e come  si deve, tutta la vicenda. E lo deve fare con una iniziativa  in grande stile, alla luce del sole e senza timori di contestazioni. (Intanto lui   ha chiuso con il pienone la tre giorni di primarie al Teatro Nuovo, dopo decine di incontri nelle municipalità).

Anche perche si è capito che questa campagna elettorale sarà’ tosta. Si prevedono colpi bassi .Piu da dentro al pd che da fuori. Anche perchè fuori ci sta poco: De Magistris dà i numeri, incassa le percentuali da prefisso telefonico  di Sinistra Italiana, e da  Civati, se la fa con i centri sociali , su Bagnoli si “arravoglia” mani e piedi e un giorno dice una cosa e un giorno il suo opposto . I cinque stelle  le stelle le stanno perdendo. Non vogliono vincere, e non si sa neanche se vogliono partecipare, al di la delle apparenze. Delle cinque stelle, gli sono rimaste le” stelletelle” e qualche “fittifitti”. E  Gianni Lettieri? Lo scugnizzo “fatto da sè” (altro mantra, questo peggio della” donna e mamma”), incassata la benedizione di Berlusconi, a ciascuno il suo Patrono, si affida ad Iva Zanicchi che sta a Napoli per sostenerlo. Giusto alla vigilia di Sanremo: prendi questa mano zingara, e vedi che destino avrà.

Emilio Magliano