Napoli. Primarie Pd. “I burocrati contro di me, una miseria…”. Ranieri, escluso dalla competizione, spara sul quartier generale e… prepara una lista?

Mezzogiorno di fuoco. O forse no. Per un pugno di dollari, anzi di firme: “Quando un uomo con 1200 firme non valide incontra tre candidati con tutte firme valide, l’uomo con le 1200 firme  è un uomo morto”. Va bè, il finale del film è diverso. Ma questo non è un film. e non siamo a Cinecittà.  Siamo alla federazione del Pd di Napoli che alle ore 12  tramanda ai posteri l’ardua sentenza, Ranieri è fuori. Dentro Bassolino  Valente e Sarracino.  Lui, testardo,  aveva raccolto in due giorni un sacco di firme tra i cittadini, anche e soprattutto non iscritti al pd. Ma il regolamento parlava chiaro. Per designare i candidati alle primarie valgono le firme dei tesserati.  Indignatissimo si è sfogato, intorno alle 16 con un post fuoco e fiamme, proprio della serie “Se bruciasse la citta” in onore al suo cognome: “non accogliere le  oltre mille firme è stato un errore politico e una ottusità burocratica.”Il Pd a Napoli? Una sommatoria informe di gruppi e notabili”, dove quell’aggettivo, “informe” ,e’ un modo per dire “siete una “pareglia”, una “paranza”, una “vranca”. Siamo  lontano dalla sintassi garbata del riformista. Ma fosse solo quello: ” la procedura di Milano e Roma è  stata disattesa a Napoli e tale dissennata e misera condotta è stata condivisa da Bassolino e Valente”. “Tiè’ tiè”, hai detto “lievate ‘a nanze!”. E poi la minaccia finale: “Continueremo a lavorare perchè l’impegno generoso di chi ha firmato non si disperda”. Annuncio di una lista civica? Può’ essere. ma la domanda che gli addetti ai lavori si fanno è: come può essere che un politico navigato e prudente come Umberto Ranieri, uomo fidato non di uno cosi ma di Giorgio Napolitano, abbia davvero creduto che le cose potessero andare a suo favore e che le regole del gioco si potessero cambiare con i giocatori in campo? Ora qui viene fuori un nome di quelli che contano: Guerini, alto papavero del Nazareno vicinissimo a Renzi. Può essere che Guerini gli abbia detto: “Vedrai che le regole le cambiano?”. No, perchè a dirla tutta il virgolettato non è che ce lo siamo inventati. Pare che  abbia detto proprio così.  E per conto di chi? A titolo personale? Su indicazione della segreteria, per bruciarlo? Bruciare Ranieri, e perchè? E poi chi ci avrebbe guadagnato da una candidatura del migliorista d’antan? Dell’eterno secondo? Bassolino, sicuramente. Piu candidati, piu dispersione di voti, piu voti all’ex sindaco ormai in testa ai sondaggi, e in pieno tour per le primarie delle idee iniziate proprio oggi, Giovedi.

Certo che se davvero si presentasse con una lista civica alla fine potrebbe accordarsi con chi vince le primarie e chiedere qualcosina. Ma allora perche insultare in quel modo Valeria Valente e Antonio Bassolino? Un momento!  Ma i candidati sono tre: ci sta pure o ninno, “o piccerillo”, “o Sarracino”, classe 89,  26 anni. E sapete cosa ha scritto nel suo post Ranieri quando ha criticato i due candidati ? Ha scritto: “escluso Sarracino”. Quindi gli appassionati di gossip, di inciuci  di dietrologie, di bazzecole quisquiglie e  pinzellacchere potrebbero dedurne che alla fine  Ranieri “porta” il segretario dei GD, oppure se si presenta per fatti suoi spera che vinca per potersi poi alleare con lui. E mentre le tifoserie iniziano sui social i fuochi artificiali, bengali, mortaretti, “tricchi tracchi e bottammure”, Bassolino invita  i suoi alla prudenza, e a stare alla larga da Ranieri. Comunque fu lui a fare il ricorso contro Cozzolino quattro anni fa e ad innescare la miccia che fece poi esplodere il pd. Da queste parti gia Dio lo sa e la Madonna lo vede, solo un ricorso ci vuole, avrà pensato Don Antonio che notoriamente ha memoria buona e lunga. Meglio non provocarlo l’Umbertone e lasciarlo sbollire come gli suggerisce anche un suo sostenitore che gli ha postato un Battisti Doc: “Io vorrei, non vorrei, ma sei vuoi…”-

Emilio Magliano