Napoli. “Cari amici “bassoliniani” state tranquilli, Antonio non vi ha tradito…”. L’ex sindaco bypassa la lista civica e vola alto

Cari sostenitori di Antonio Bassolino, ieri pomeriggio, dopo il post del vostro , ormai ex, candidato in cui  rendeva conto dell’incontro con il toscano dimezzato  dagli scandali delle cinquanta sfumature di gregge e non solo, vi siete fatti venire i “vrescenzielli”; per alcuni di voi  ci volevano i catenielli al naso, e qualche litro di bromuro: ” e ‘o sapevo”, e ti pareva”, “uguale agli altri”, sa fatto fa fesso da Renzi”.  Io piu leggevo i vostri commenti, e piu mi andavo a rileggere il post di Antonio  Bassolino e mi chiedevo: “ma non è che mi è sfuggito qualcosa?”. Ed eccolo il passaggio centrale  del post, croce ( per molti di voi), e delizia, ma chissa perchè, di “Votaafemmina” , di qualche sua Amazzone, e delle truppe cammellate al seguito:…”Spetta oggi al candidato PD a Sindaco il compito di riconquistarlo. Io continuerò a dare il mio contributo al partito di cui sono stato uno dei fondatori. Nelle forme che risulteranno compatibili con gli ideali per me irrinunciabili di coerenza, trasparenza e rigore morale. E di visione nazionale per Napoli e per il Mezzogiorno”-   Non credo che a voi, che pure bazzicate e di brutto nei gruppi politici il significato di queste parole  possano sfuggire.    Il messaggio è semplice, chiaro, lineare : cara Valente, se vuoi i voti conquistali e non cercarli a me, che dalle mie parti non c’è  trippa per gatti.  Io non esco dal partito ma ci resto a modo mio, con rigore morale, vale a dire, egregia Valente esattamente  in modo opposto a come tu hai vinto le primarie. Cosa intendo fare nel partito, e non solo nel partito? Occuparmi di Napoli e del Mezzogiorno anche  con gli occhi rivolti a quello che a Roma si decide, dentro e fuori al Partito. “Tutto qui”.

Sapete bene che Bassolino  non aveva la possibilità di presentare lista per il semplice motivo che il pd a Napoli è perdente: sapete bene che forse lo sarebbe stato anche con il vostro candidato, ma sicuramente o quasi sarebbe arrivato al ballottaggio.   Con questi chiari di luna   l’ambaradan romano  avrebbe scaricato le colpe della mazziata della loro candidata sull’ex sindaco. Che in questo modo avrebbe tolto a  Orfini, Orlando e  tutta la turcheria che si è spesa per la designata antibassoliniana, le castagne dal fuoco: ” pe’ mezza toia avimme perze”. Gia mi sembra di sentirli tutti i casatielli del Nazareno! Ma cosi non è andata. E  del resto o’ presidente,  vecchia scuola ingraiana con la capacita di saper attendere e di saper anche tacere sino al momento giusto,(limitandosi a parlare con gatti rossi cinesi),  ha annusato in quali guai si trova il premier: quello che è arrivato qui  è un pugile suonato, che nasconde con un supplemento di arroganza e di saccenza, la fragilità di questo momento: la storiaccia della Guidi, del suo ex retrocesso da “compagno” a ” padre di mio figlio” (quando c’e’ l’amore c’e tutto, un cuore e una trivella) la difesa ormai costante che deve fare alla Boschi coinvolta ovunque (nonostante quella apparente espressione da Heidy denoiantri),  le opposizioni interne  informate, chissa da chi, che sono ancora vive, con Cuperlo al quale qualcuno ha tolto la museruola e  ha detto quello che ha detto. Poi si è meravigliato di se stesso, ma ormai era andata.  Un Governo che nato sotto la buona stella rischia di essere travolto sotto il segno dei Gemelli e lobby  con l’hobby di fare affari.

 Insomma ci sono tutte le condizioni perche si guardi oltre le amministrative. Al netto del sostegnone che  la nomenclatura di questo mega comitato d’affari che è il pd a trazione renziana, darà e sta gia dando alla Valente. Per lei Renzi   si è pure ricordato che Bagnoli esiste, per la gioia de “Il Mattone” , la gloriosa testata di proprietà dei Caltagirone, non del tutto disinteressati a Bagnoli, diciamo cosi. Gente che quando si commuove,  gli escono lacrime di cemento. E sempre per  Lei  venerdi prossimo, come sapete, arriva MariaElena, e poi ci saranno ministri sottosegretari, e presumo il solito Orlando. Sempre in campo.  Questo è il quadro. Quando in prefettura Bassolino ha incontrato  Renzi “cane e pecora”  (battezzo di piazza)  aveva bene in mente il tutto. E aveva ed ha pure bene in mente cosa sta accadendo in città: un sindaco gruppettaro che parlava di tenerezza a proposito delle mobilitazioni, ma si è capito quanto fosse insostenibile la tenerezza degli esseri che hanno tirato fuori maschere e mazze:  e si!, i black blok, altro che tenerezza;  un sindaco che non va in nessuna cabina, fosse anche quella del “Lido Posillipo” per paura di trovarci  Nastasi, e che l’unico commissario di cui vuol sentire parlare è Montalbano; con un Lettieri che riempie  i muri di Napoli con costosissimi manifesti che fanno spaventare i turisti (morti, feriti, rapine, incidenti, tutto all’ombra del vesuvio) e con uno “sciur  Brambilla” a cinque stelle che pare stia provando gusto ad insultare gli avversari scavando nel vernacolo napoletano: ha scoperto il piacere di esclamare “Lota!”, ci dicono i bene informati: ma  una rondine non fa primavera, e sino ad arrivare ad un liberatorio” chitemuorte!”, passando per un salvifico  “sament!” ne deve fare ancora di strada! Con questi statisti sulla piazza  che lista civica vuoi fare!  E con i pugnalatori  in servizio permanente effettivo. Ecco perche, amici di Bassolino, dovete stare tranquilli.  E tranquilli dovrebbero stare anche la Valente e qualche sua  (dis) interessata fans: anzi a loro consiglierei  #stateserene con tanto di hastag (che porta sempre bene) perchè agli osservatori attenti non sfugge che su questo post  hanno provato ad azzupparci,  per far credere in un appoggio che non ci sta.  Obiettivo: isolarlo dal suo popolo, dai suoi sostenitori. Indebolirlo. L’obiettivo invece del  vostro presidente lo conoscete bene: rafforzare la Fondazione Sudd e da li far nascere un nuovo soggetto dentro e fuori dal pd. Non è un ripiego, è un rilancio. Palla al centro.

 Emilio Magliano

Foto in alto in bianco e nero: ultimo da destra un giovane Bassolino con Ingrao, quinto da destra