Napoli. Canti di casa Pd. “Mò basta, se canto io…” intona Borriello, ma il terzo ricorso viene bocciato… Tutto finito? Chissà… intanto Bassolino fischietta “I say je sto ccà…”

Borriello canta!  Nel giorno in cui tutte le attenzioni dovevano essere per il terzo ultimo e inutile ricorso di Bassolino (ma poteva risparmiarsi pure il primo)  a tenere banco sin dal mattino e per tutto il giorno è stata l’intervista del capobastone di San Giovanni al giornale “Metropolis”; e soprattutto il titolo:”Borriello: se mi fanno fuori canto su tutti!”.  Il consigliere proprio non ci sta piu’ a passare per il distributore automatico di euro per conto della Valente e a metà tra il pentito e il neomelodico  lancia  i suoi strali, contro tutti e tutto:”se il pd pensa di lavarsi la faccia facendo di me il capo espriatorio si sbaglia”.  Per il momento è una cantata annunciata, il repertorio non si conosce: quanto basta ad infiammare ancora più gli animi ma anche a sciogliere la tensione in ironia. Perchè alla fine queste primarie, soprattutto l’esito è davvero difficile, prenderle sul serio. E cosi i consigli per la performance canora di  Antonio Borriello, ma si trovera un nome d’arte? si sprecano: si va dal suggerimento di Beppe Vessicchia come direttore d’orchestra  al critico del Mattino Federico Vacalebre come direttore artistico. Parole dure pure per l’ex sindaco : “mi ha chiamato  all’ultimo momento per  farmi celebrare il suo matrimonio”, “mi ha detto raccogli le firme ma non si è mai occupato di me”. E poi avvertimenti a destra e a manca, pure alla Valente:” ha fatto ricorso contro di me e non mi ha detto niente.” (va ‘bbuo, quella  e fatta cosi, Tonì, pure a Bassolino non gli ha detto nulla che si voleva candidare” ndr)

Insomma siamo nel filone :”stateve accuorto”, “capisci a me”, ” ‘e capito buono”.

Mamma d’o Carmine! E che brutta fine questo partito a Napoli!  Come una correntucola dc da prima repubblica, o quelle liti  tra clan  berlusconiani ai tempi d’oro di” Forza Italia”.

Il tutto condito con quel sano folclore che di post in post consegna al neomelodico consigliere  brani da eseguire: da” Rose rosse per te”, a un piu datato”Scapricciatiello”, ad una immancabile e prevedibile “Malafemmina” che fa rima con “votaafemmina”, sino ad un improbabile  “O latitante ” ma solo forse per quel verso finale : “l’ultimo amico diventa importante”. La chiosa finale è di Andrea America che evoca un sempreverde Toto Cotugno: “lasciatemi  cantare con la chitarra in mano…” gli suggerisce. E  in qualche angolo del social compare il video di Totò in “”San Giovanni decollato”. Ogni riferimento…

Nel  pomeriggio arriva una smentita che non smentisce, attraverso  amici stimati: “Tonino mi dice che..” ma è troppo tardi perchè nel frattempo, in questa briosa giornata primaverile  è arrivato il no al terzo ricorso di Antonio Bassolino con una motivazione border line tra saggezza filosofica e  giurisprudenza spicciola:”quando un soggetto non è in grado di provvedere al pagamento della quota “non è così irragionevole che a tali soggetti si possa offrire gratuitamente l’esercizio del voto”. E’ la conferma, in lingua italiana del ” e’ cosa e niente ” di serracchiana memoria. Amen.

Tutto grasso che cola per il buon Maurizio Crozza. Per scrivere queste sentenze bisogna nascerci. Ma tant’è. A spegnere  le speranze delle paranze dei e delle valeriane; ” e con questo editto del Nazareno  Totonno e quagliarella vi saluta e se ne va“, ci pensa il Totonno in persona : “riflettiamo in questi giorni su come continuare in ogni caso una battaglia per Napoli : etica, civile e politica“.

Traduzione: “o lista civica, o soggetto politico, o quello che sarà io sto ccà.” Per cui chiunque , Valente o nolente, vuole avere qualche speranza  si ricordasse della canzone di Pino Daniele : ” faciteme passa c’aggia parlà cu’ Bassolino“.

Emilio Magliano

 Foto in alto: Borriello attivo protagonista delle primarie Pd