E adesso torniamo ad occuparci della mia città: Milano. Torniamo a parlare di campagna elettorale per l’elezione del sindaco. Non è ancora entrata nel vivo ma già si avverte un cambiamento di clima. Manca a Milano quel rancore aperto verso la classe politica dovuto probabilmente al fatto che la giunta Pisapia non si è trovata coinvolta in episodi particolarmente scandalosi come quelli avvenuti altrove. Inoltre in città la destra è e resta forte e questo ha probabilmente consigliato il PD a non tentare a Milano operazioni come la rimozione del sindaco Marino. Pisapia, che fu digerito male dal PD, non era sostituibile pena spalancare le porte al ritorno della destra in comune e allargare lo iato tra la sinistra ed i suoi elettori già messa a dura prova dalle vicende cinesi delle primarie.
Eppure, nel disinteresse generale, il pur blindatissimo Sala perde colpi. Gli ultimi sondaggi vedono il distacco da Parisi, il candidato sindaco proposto dalla destra, ridursi pian piano. Giorno dopo giorno viene eroso, quasi una briciola per volta.
Sala, che era stato fortemente voluto da Renzi, non attrae. E’ un personaggio piuttosto scialbo, senza carisma. Sulle strade è comparsa una sua gigantografia accompagnata dallo slogan: “Milano ogni ora, ogni giorno”.
Uno slogan che, non dicendo niente, dice tutto. Non si colloca da nessuna parte, avrebbe potuto dirlo chiunque.
Ora, siccome sarà stato studiato da professionisti della comunicazione, non può essere la prima cosa che sia venuta in mente da scrivere su un manifesto. E infatti dice tutto di Sala. E’ il candidato scelto per non spaventare la destra. Per attrarre i voti dei moderati che vorrebbero liberarsi di Pisapia (e dei furori ideologici di certi suoi assessori).
Il risultato però è che i due candidati Parisi e Sala sono di fatto perfettamente sovrapponibili. Vengono dagli stessi ambienti, hanno lo stesso curriculum. Uno vale l’altro. Forse il PD crede ancora che lo spauracchio della “destra” porti molti a votare Sala turandosi il naso. Forse la tradizionale obbedienza del militante, educato al centralismo democratico di togliattiana memoria, lo spingerà a votare per questo ex braccio destro della Moratti che ancora non ci ha rivelato i veri conti di Expo. I greci la chiamavano “Ubris”, l’arroganza che acceca chi crede di essere autorizzato a tutto.
E l’episodio che ha visto protagonista l’assessore Rozza lo dimostra. Lo riassumo per i pochi che ancora non lo conoscono. Durante una manifestazione organizzata dal comune per ripulire i muri di alcune scuole tristemente imbrattate la nostra assessora si è imbattuta in un’auto in sosta vietata che ha prontamente imbrattato a sua volta. Poteva chiamare i vigili col carro attrezzi (per lei sarebbero venuti per molti comuni mortali non sempre) invece ha chiamato i fotografi affinché immortalassero il gesto da postare su qualche social.
Pare che pennellando avesse detto: “Una multa non basta!”. Già ma allora cosa basta? E chi lo decide? Le leggi non dovrebbero servire a questo? Tra rimozione, sosta nel deposito e multa l’automobilista indisciplinato avrebbe pagato (giustamente) ben caro il suo gesto. Così invece il gesto della Rozza lo ha fatto passare dalla parte della ragione.
Pare poi che, dopo aver visto che il suo gesto non ha riscosso l’approvazione che credeva, abbia fatto marcia indietro dicendo: “Ero indignata.”. E’ triste constatare che furono le stesse parole con cui si “scusò” il tale che, sempre a Milano, aveva ucciso a calci il tassista che aveva investito il cane della sua ragazza.
Se quanti fossero indignati (e il loro numero in questo paese cresce ogni giorno di più) si sentissero autorizzati a stabilire cosa sia giusto e cosa sbagliato e con quali sanzioni punire chi si è reso colpevole allora a cosa servirebbe la legge? Roba vecchia, dei tempi di Hammurabi! Rottamiamola!
E quale esempio ha dato la nostra assessore ai bimbi che partecipavano all’evento? Se solo questo stesso gesto fosse stato fatto dalla Gelmini o da Salvini quali sarebbero stati i commenti del popolo di sinistra? L’automobilista in sosta vietata sarebbe diventato un eroe, un nuovo partigiano.
Che pena! Ma sono questi i piccoli episodi quotidiani che stanno rosicchiando il consenso di Sala. Non è più il vincente sicuro e il nervosismo trapela a tutti i livelli.
Ma del resto la telefonata della Guidi è stata giudicata “inopportuna”. Quisquillie, pinzillacchere.
Le leggi ad personam? Le faceva Berlusconi. Ma allora di cosa si tratta? Un complotto dei poteri forti, naturalmente, che non amano questo governo che fa tante cose di sinistra.
Gianvittorio Musante
12 Comments
printable viagra coupon
viagra 5mg
cialis prices
cheap cialis online
online pharmacy viagra
viagra 100mg
gnc ed pills
erectile dysfunction medications
ed drugs
mens erection pills
generic ed pills
cheapest ed pills
cialis for sale
cialis 10 mg
canadian pharmacy online
walmart pharmacy
Get cialis
generic cialis
levitra 20 mg
levitra 10 mg
levitra pills
vardenafil generic
viagra online prescription free
viagra online usa