Milano. La nebbia In Val Padana non si dirada… Sia quella metereologica che politica…

Nebbia a Milano da giorni e giorni. Delle nebbie sulle primarie del PD abbiamo già lungamente riportato, le nebbie di cui parleremo adesso sono quelle meteorologiche.

Da giorni e giorni l’alta pressione ristagna sull’Italia e se al sud regala giornate di sole fuori stagione qui a Milano la nebbia la fa da padrone da almeno una decina di giorni e pare durerà fin quasi a Natale. Il risultato? Come si suol dire, smog alle stelle! La pianura padana, chiusa tra alpi e appennino, non ha un ricambio d’aria e tutti gli anni si ripropone il problema dello sforamento dei limiti fissati dalle varie normative in materia. Così, puntualmente, partono i divieti per i mezzi diesel Euro 3 senza filtri antiparticolato in varie fasce orarie a secondo se tali autoveicoli siano ad uso privato o commerciale.

Ma non basta: deve essere ridotta la temperatura negli stabili ed il tempo d’accensione dei riscaldamenti e ci si appella ai negozianti affinchè chiudano le porte d’ingresso dei loro esercizi per non disperdere il calore. Le pattuglie dei “ghisa” (così vengono chiamati qui i vigili urbani) sono inflessibili ed hanno effettuato centinaia di controlli elevando centinaia di contravvenzioni.

I verdi, che pure sono nella giunta, invocano misure draconiane: fermo a tempo indeterminato di Euro 0 a benzina e Euro 1,2,3 diesel. L’ex vicesindaco De Corato , vicesindaco nella precedente giunta di centro-destra,  parla di targhe alterne e coglie l’occasione per denunciare la mancanza di iniziative concrete dell’amministrazione Pisapia.

Insomma, come sempre, anche l’inquinamento diventa occasione per polemiche politiche. Che l’aria sia irrespirabile lo può testimoniare chi scrive che, recatosi a fare una visita al policlinico in centro per chi non conosce Milano, pulendo la visiera del casco si è trovato un fazzoletto nero di smog.

Ma è difficile intervenire ancora dopo aver imposto l’ecopass su un’area non piccola della città, dopo aver disposto il parcheggio a pagamento praticamente su tutta l’area urbana, periferie comprese. Un ulteriore giro di vite o nuove gabelle sarebbero davvero provvedimenti molto, molto impopolari alla vigilia di elezioni amministrative mai così incerte.

E a proposito di nebbia e di elezioni, anche nel centro-destra manca un candidato alla carica di sindaco. L’unico che sembra disponibile resta Sallusti che pare non tirarsi indietro e riconosce che sono in corso colloqui per definire un programma. Nel centro-destra il vero nodo è la posizione del Ncd. La Lega non vuole il partito di Alfano in coalizione sostenendo che “ non saremo mai alleati con chi a Roma governa con Renzi”.

Berlusconi per ora tace. Sa bene che una candidatura Sallusti, poco gradita ai moderati, porterebbe molti voti ad un Sala eventuale vincitore delle primarie Pd. Inoltre l’ Ncd, escluso dalla coalizione di destra, potrebbe riproporre a livello locale il modello romano dando concretezza al famoso Partito della Nazione. Inoltre l’ Ncd  potrebbe essere la chiave per scardinare le alleanze in Regione e consegnare il pirellone al Pd renziano magari con il bergamasco Martina prossimo governatore. La nebbia in val padana non accenna a diradarsi.

Gianvittorio Musante