L’Italia di Renzi. Le relazioni pericolose. Il Ministro Guidi e la trappola dei sentimenti

“Non fai altro che chiedermi favori, con me ti comporti come un sultano… mi sono rotta… a 46 anni… tu siccome stai con me e hai un figlio con me, mi tratti come una sguattera del Guatemala”. Queste le parole della Guidi, tratte dalle intercettazioni. Una volta il tradimento era un atto privato, che nasceva e finiva all’interno della coppia, se era la donna a tradire, si parlava addirittura di crimine. Diversa invece era la posizione dell’uomo che, da sempre, usufruiva della possibilità di una doppia morale sociale e familiare, per cui non era importante essere fedele, ma solo sembrarlo. Se poi si veniva a sapere che tradiva la moglie con una o più amanti, o con prostitute, la cosa non faceva che accrescere la sua reputazione di maschio.  Questa volta il tradimento è agli atti della Procura, scritto nero su bianco. Storia di un classico voltafaccia di un uomo nei confronti della compagna che più o meno si avvita in questi meccanismi spesso perversi, dovuti al bisogno ingovernabile di arrampicamento sociale che doveva avvenire a qualunque costo. Il raggiungimento del potere era diventato un’amante da soddisfare continuamente, una fame insaziabile bulimica e malata. Ora lei dice che hanno conti separati, vivono autonomamente ognuno a casa propria, ma i bambocci sono rotti, o forse lo erano già prima; insomma Federica Guidi ha preso le dovute distanze dall’uomo che l’ha usata, le ha fatto perdere il suo ruolo di Ministro, l’ha trascinata nel fango, senza nessun tentennamento “Tempa dura” per lei! Quando un uomo tradisce nel sentimento emotivo,nella fiducia, nella stima, una donna le fa credere in un amore che non esiste, nato unicamente per ricevere favori, posizioni e denaro, la crepa del rapporto diventa una voragine incolmabile.Si dice che il lupo perda il pelo ma non il vizio e se la poverina fosse stata più  accorta, dato che una precedente arrampicata, Gemelli tramite la ex moglie l’aveva già tentata, riuscendo a farsi largo a spallate, forse si sarebbe risparmiata molte umiliazioni e soprattutto il prestigio del suo Ministero. Ma le donne si buttano a capofitto nei sentimenti, lo fanno per indole, per amore, spesso da sprovvedute credulone. Per vagliare gli effetti di uno stato d’animo di questo genere, perchè sono convinta che di tradimento emotivo si tratti, voglio presentarvi lo studio di una équipe Norvegese, che ha somministrato a mille volontari un questionario relativo alla gelosia e al tradimento preparato in quattro versioni diverse. Non è questo il caso specifico, ma si tratta comunque del risultato, della ricerca sullo stato d’animo e sul comportamento umano in una situazione di forte stress emotivo, come credo sia ora quella del ministro. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di valutare se, per loro, fosse più sconvolgente un tradimento sessuale o un’infedeltà emotiva, in quattro scenari differenti di adulterio (il cosiddetto paradigma di scelta forzata) classificando su una scala da 1 a 7 l’intensità della propria reazione. In questo modo, racconta lo studioso norvegese Bendixen:”Abbiamo scoperto forti differenze tra i generi: le donne, effettivamente, sono risultate essere significativamente più gelose e incattivite per un tradimento emotivo, mentre gli uomini sono risultati meno disposti a perdonare un’infedeltà di tipo sessuale”. “Sapevamo ci fossero queste differenze, ma non sospettavamo fossero così forti, specialmente tenuto conto del fatto che lo studio è stato condotto in Norvegia, un paese dove la disparità di genere è minima”. In Italia, probabilmente, la ricerca andrebbe anche peggio: le donne che si sentono tradite, usate, umiliate, dai loro compagni,  che agiscono,non per aggiudicarsi un’altra femmina, ma per raggiungere scopi loschi, sono solo “serpenti velenosi” e danno impulso alla maniera più subdola di aggressione di un comportamento spregevole e immorale. Non so se la Giudi possa rientrare dentro a questo studio malinconico, delle reazioni di sfiducia di genere, chissà magari ci azzeccherebbe .Non so neppure dentro quali parametri della ricerca si inserirebbe La Ministra.. di certo starà valutando in quale trappola si è cacciata per amore di Gemelli….speriamo esistano anche ” Gemelli diversi”da incontrare. Ma le donne comuni non frequentano Confindustria, Palazzo Chigi, quelli che hanno conti criptati a Panama, ma magari il supermercato sì, dove a volte devono arrampicarsi per raggiungere un barattolo su una scansia troppo alta … ma li i petrolieri mica si incontrano…

Maria Grazia Vannini