Dopo aver ascoltato attentamente nel corso dell’appuntamento di ieri all’Augusteo le sue parole, il fotoreporter d’inchiesta Salvatore Sparavigna, noto per le sue battaglie civili e per le tante inchieste svolte sul malaffare, scrive una lettera aperta ad Antonio Bassolino sulle trasformazioni subite dalla camorra dagli anni ’80 ad oggi. La ospitiamo molto volentieri, ringraziando Sparavigna per aver voluto affidare la “missiva” a noi. (p.b.).
“Caro Bassolino, c’ero anche io quel giorno ad Ottaviano nei primissimi anni ’80, quando ancora con ottimismo e convinzione, si marciava con tanti giovani – come ha ricordato stamani dal palco dell’Augusteo – insieme a don Riboldi, contro la Camorra che. ancora oggi (come vorrebbe ricordarci la copertina dell’Espresso da lei anche citata) purtroppo è drammaticamente presente.
Lei ha pure voluto ricordare a chi di dovere, probabilmente agli stessi membri di quel Partito che non riconosce più, che “bisogna misurare le parole”.
E’ per questo che colgo l’occasione per ricordare a chi forse non ne comprende ancora la differenza che oggi quella camorra non esiste più”. .
Oggi esiste il potere occulto e corrotto dei colletti bianchi di Roma e degli organi territoriali dello Stato.
Gli stessi che decidono, tra le tante cose, CHI deve vincere alle elezioni, CHI deve governare sia nei piccoli centri che nelle grosse metropoli, CHI deve spartire fondi e risorse, gare e appalti. CHI deve allearsi con le manovalanze territoriali per l’azione concreta del terrore.
In definitiva, quale partito scegliere per affossare l’Italia e quindi anche Napoli.
Questo è il sistema che è necessario colpire, al di là della manovalanza di strada che, purtroppo, vede coinvolti, anno dopo anno, decenni dopo decenni, quei giovani sempre e solo dei quartieri appositamente a e volutamente abbandonati dallo Stato e dalle Istituzioni, che certamente non conoscono il valore delle parole che ha usato quando ha voluto ringraziare uno ad uno, chiamandoli per nome, i suoi giovani collaboratori che hanno “lavorato volontariamente e si sono pagati di tasca propria perfino il panino”.
Salvatore Sparavigna
Foto (di Salvatore Sparavigna): in alto Bassolino a passeggio con Don Riboldi, vescovo di Acerra, negli anni ’80; in basso primo piano di Don Riboldi, alla sua sinistra Bassolino.
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