L’arresto del sindaco Pd di Lodi. Guerini lo difende: “E’ un bravo ragazzo”, il segretario tace, la base si allontana….

“Perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo…”. Ricordate il coro di gangster in una delle ultime scene del fortunato film del 1956 “A qualcuno piace caldo”? Già, un bravo ragazzo… Lo stesso coro oggi lo intona il coro del Nazareno diretto dal vicesegretario Lorenzo Guerini (foto in alto).

Un coro riferito a Simone Uggetti, il sindaco di Lodi fresco di manette per turbativa d’asta. Un affare da 15 milioni per la realizzazione di una piscina scoperta. Uggetti è uno che conta nel Pd. Già assessore al Comune di Lodi nella giunta Guerini fino al 2013, oggi è ritenuto al livello locale la longa manus del vice di Matteo Renzi. Un ruolo di quelli che contano e che non a caso sta gettando nel panico gli uomini del Segretario-premier. Un indagato per un reato gravissimo – il presidente del Pd campano Stefano Graziano – un consigliere comunale di Siracusa in manette perché beccato con 20 chili di droga, il sindaco della città lombarda in gattabuia. Tre colpi in meno di una settimana, una media alla Higuain se stessimo parlando di calcio. E il tutto nei giorni in cui il Giovanotto di Palazzo Chigi imvoca le manette per i colletti bianchi, sprona i magistrati ad essere celeri nell’emettere le sentenze, intona inni alla legalità… Tre mazzate, tre episodi che indicano ancora una volta la degenerazione morale di un partito sempre più inquinato dal malaffare. Difendono il “bravo ragazzo” e attaccano i magistrati le anime candide verdiniane, i “garantisti” berlusconiani, i maggiordomi del Nazareno. Il Segretario-premier tace come sempre in questi casi. E non è un bel segnale…

Marino Marquardt