La forza della Fondazione Vassallo

Se ognuno prende il proprio remo e remiamo nella stessa direzione il risultato è la forza. Ecco cosa sta succedendo al percorso della Fondazione Vassallo, nata dopo tre mesi dall’uccisione di mio fratello Angelo, e oggi diventata il fulcro di aggregazione e coagulazione delle forze disperse.

Mi esprimo con il linguaggio medico proprio perché rappresenta l’espressione più efficace per restituire il senso del lavoro di tutte le persone che, condividendo i valori di Angelo, oggi stanno determinando l’opera di continuità delle sue azioni, in nome e per conto della sua memoria. Era quello che sognavo, perché ci si apparenta con questo spirito, in nome dell’ingiusta morte di mio fratello, con il senso di adesione spontanea all’impegno civile nella lotta contro le mafie, attraverso azioni mirate che nelle persone trovano il riscontro delle forze del bene: nello scorso fine settimana, in due giorni o poco più in Italia, eravamo tutti collegati da azioni concrete.

E così in Liguria, il 2 Aprile, il produttore Michele Ido, l’attore Ettore Bassi e mio fratello Massimo raccoglievano l’entusiasmo del Direttore Artistico del Teatro dell’Albero, Franco la Sacra, in cui è andato in scena “Il Sindaco Pescatore” e del pubblico coinvolto a San Lorenzo al Mare in provincia di Imperia; io ero alla presentazione del libro di Francesco Russo, uomo di grande onestà “Io speriamo che me la sono cavata” a Volla in provincia di Napoli, insieme a Don Luigi Merola, Giandomenico Lepore, già procuratore capo di Napoli, ma soprattutto con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo S.Giovanni Bosco; Emilia di Gregorio, responsabile della Fondazione, riceveva in Cilento, una delegazione di Ladispoli, per parlare di dieta Mediterranea e sviluppo del grano antico; Alfonsine in provincia di Ravenna si preparava ad ospitare il monologo teatrale“Il Sindaco Pescatore”; il Comune di Rubiera in provincia di Reggio Emilia, riceveva intanto il riconoscimento di “Comune Mafia free”, alla presenza del suo Sindaco Emanuele Cavallaro con il Sindaco di Castelnovo ne’monti Enrico Bini e della responsabile della fondazione Laura Caputo, giorno memorabile per l’azione di riscatto dell’impegno delle sane amministrazioni che non solo esistono in questo viaggio per l’Italia ma che diventano più forti nel momento in cui si è capaci di emularle; in Basilicata la Fondazione era presente al Premio dell’Associazone FaccioAvreiFattoFarei, ricevuto dal regista Giuseppe Esposito, per il suo lavoro “Volevo solo vivere” in memoria delle vittime innocenti del treno della morte, il più grande disastro europeo, avvenuto il 3 Marzo 1944 a Balvano(PZ) e lì, la referente Nadia Lisanti, ritrovava “Il silenzio di Lorenzo” il film su Angelo per me di una bellezza infinita dello stesso G.Esposito; e ancora a Minturno il referente della Fondazione Vassallo di Latina e provincia Erminio Di Nora si occupava del Referendum del 17 Aprile 2016 per il quale la Fondazione è chiaramente impegnata a difendere l’espressione del voto, innanzitutto, oltre che la posizione espressa più volte, favorevole al Si. Oltre alle azioni che si sono già svolte in questa rete collegata di iniziative, di cui siamo contenti proprio perché la Fondazione Vassallo comincia a camminare con i passi giusti e in una sorta di autonomia grazie alle persone coinvolte, si affacciano anche i nuovi contatti e appuntamenti in itinere.

Allora quando poi mi chiedono ma come scegli le persone che seguono il lavoro della Fondazione?Oppure mi domandano ma chi ve lo fa fare in quest’Italia espressione di una politica arrogante e truffaldina è per me inevitabile pensare a questa rete di persone che si coagula e mi fa sangue come una comunità, la stessa che deve amministrare un bravo Sindaco, come Angelo è stato non solo a Pollica, ma nella mente e nei cuori di chi si riconosce nell’onestà, nell’umiltà, nella responsabilità di scelte che contrastano la criminalità. C’è un’Italia che ha bisogno di esprimersi in tutto il fondamento della sua naturale bellezza ed essere semplicemente lo Stato e quest’Italia la riconosci da come cammina, dalle sue scarpe.

Dario Vassallo

(Testo raccolto da Nadia Lisanti)

 Oltre all’autore, daranno il loro prezioso contributo alla presentazione lo stesso don Luigi Merola, che ne ha curato la prefazione, Giandomenico Lepore già Procuratore capo di Napoli, Dario Vassallo della Fondazione Angelo Vassallo – Sindaco Pescatore e Tonino Scala politico, blogger, editorialista e scrittore.all’Istituto Calamandrei insieme a centinaia di ragazzi.