La classe politica va in Paradiso? Intanto sulla terra si cura benissimo con mille benefits

Versano circa 526 euro al mese,  paragonabili allo stipendio  o alla pensione di molti comuni mortali, mi riferisco alla detrazione per spese sanitarie “beffa” dallo stipendio mensile percepito dalla nostra “classe politica”. Non possiamo  e non vogliamo addentrarci più del dovuto ( sono dati ancora troppo blindati), per non imbarazzare noi stessi di fronte a tanta impudenza, nessun senso etico – civico e un vero e proprio schiaffo alla moralità comune e al senso del pudore di un intero popolo.  Vivono di rimborsi… il rimborso per gli occhiali da vista, il  rimborso per il dentista , che comprende le protesi e gli apparecchi dentali, per poter sfoggiare il migliore dei sorrisi. Ricevono un indennizzo per sedute di terapie psichiatriche, psicoterapiche e psicologiche, immaginiamo quanto stress possano accumulare per  due giorni o poco più di lavoro settimanale, ma per alcuni fuori sede. Anche la fisioterapia, si proprio quella, viene rimborsata. Se casualmente dovessero intraprendere cure alternative alla medicina tradizionale, come i bagni  termali, mi riferisco ad un variegato e non omogeneo sistema di pratiche contro varie patologie, pratiche per cui è stata ravvisata l’efficacia da parte di chi vi si è sottoposto, che però non sono comprese nell’alveo della medicina scientifica tradizionale, ma relegate  nell’ambito delle pseudoscienze, che però sembra risultino favorevoli a  pazienti tanto esigenti e privilegiati. Non trascuriamo le visite specialistiche dal nutrizionista , la chirurgia estetica (ho in mente qualche senatric ,che da brutto anatroccolo è diventata quasi cigno, accompagnata da borse riconoscibilissime e fasciata in abiti targati “Hermes”). La shiatsuterapia, i massaggi sportivi e l’elettroscultura (beh..non trascurabile il fatto che alcuni di loro non intendano muovere neppure un muscolo, pur ricevendo vantaggiosi benefici…).  Stavo per dimenticare le punture di insetto, se dovessero varcare i confini di qualche paese tropicale e intercettare qualche insetto nocivo avrebbero ben motivo di curarsi, la tubercolosi o la malaria sono infatti  malattie pericolose. Non male, come servizio sanitario “particolare”,anche per quelli che fino a un po’ di tempo fa, tra  deputati e senatori si definivano “compagni”. Ma non è tutto, questi privilegi sono estesi anche ai familiari di deputati e senatori, a quelli che convivono ,dello stesso sesso,sì,  perchè in parlamento le unioni gay sono assolutamente legali e indiscutibili, da prima dell’approvazione della legge che tutela le coppie non convenzionali. Non trascuriamo le famiglie multiple, i parlamentari spesso risultano sposati più volte, o conviventi con figli di primo, secondo e magari terzo letto,sarebbe abnorme,inumano negar  loro le terapie o meglio, non venissero a loro estese, le cure mediche  dei facoltosi  e “miracolati” padri. Tra emolumenti, diaria e rimborsi che ricevono sarebbe troppo chiedere un esborso di tasca loro, per la loro salute, con un risparmio di miliardi a favore del bene comune? Mentre la mannaia della crisi collettiva attuale  si abbatte impietosa sui ticket sanitari di ognuno di noi, siate i benvenuti nell’appurare lo sfavillante e tangibile mondo psichedelico dell’assistenza integrativa sanitaria di inopportuni opportunisti: onorevoli, familiari, conviventi, more uxorio e pure di una discreta cerchia di giudici della Corte Costituzionale. Molti comuni mortali hanno archiviato le cure mediche, troppo costose,con tempi di attesa inaccettabili e ticket equivalenti alle velocissime visite a pagamento, pertanto inarrivabili. Tanti hanno deciso per una forzata rinuncia alla guarigione. Bene, auguriamo ai nostri rappresentanti burocrati istituzionali, dalle massime e minime cariche (ma la classe politica va in Paradiso? Boh!) in ogni caso con “Sanità a 5 stelle”….di provare vergogna ,non malattia, ma pietà e rinuncia ,nell’incontrare gli occhi disperati di chi non ha denti, neppure per un pezzo di pane raffermo.

Maria Grazia Vannini