Italia-Giornata contro la violenza sulle donne. “Donne piccole e violentate… molte quelle delle borgate… donne piccole come stelle… c’è qualcuno le vuole belle…”

“Donne piccole come stelle c’è qualcuno le vuole belle ….  donna solo per qualche giorno….  poi ti trattano come un porno. Donne piccole e violentate …. molte quelle delle borgate…. ma quegli uomini sono duri… quelli godono come muli”. Questo testo appartiene ad una delle più’ belle canzoni della storia della musica Italiana (scritta da Enzo Gragnaniello, interpretata dalla indimenticabile Mia Martini), racchiude in sè una tale portata di sofferenza e di sopraffazione che,  quando si ascolta anche per la prima volta, rimanda ad un’ immagine di donna piegata, o meglio ripiegata su se stessa, per non aver avuto la capacità’ o la forza di ribellarsi a quella figura, spesso parentale che, invece di amarla e rispettarla, la porta nel baratro; e il baratro non rappresenta uno scivolone in una buca, ma la buca stessa, quella che la conterrà’ dopo che lui l’avrà uccisa. Questa riflessione ci riporta immancabilmente alla cronaca nera, che quasi giornalmente racconta di episodi di questo genere. La letteratura criminale,  oltre alla  psicoanalisi e ad altre discipline inerenti lo studio dei comportamenti umani, riguardo ai reati di violenza contro le donne, ha trovato terreno fertile arricchendo in modo esponenziale  la consultabilita’ dei casi, e dei testi, ma non la modalita’ per evitarli. Nonostante tutto, chi subisce violenza difficilmente riesce a difendersi e tanto meno a reagire, o tante volte a farlo in tempo, o addirittura si innamora del suo aguzzino… A volte la morte fisica non si differenzia da quella psicologica:  in Cina, per esempio,  con il termine “Matahara”, insieme di sillabe melodiose e soavi all’apparenza , si definisce quello che da noi viene chiamato”Mobbing”. Ne sono vittime molte donne di alcuni paesi Asiatici. Le lavoratrici che vorrebbero avere un figlio ricevono una minaccia costante, quella del licenziamento. Lo stress….. delle stesse sale alle stelle, non per una contemplazione del firmamento, ma per un aumento inevitabile del numero di aborti. Una commessa cinese intervistata anonimamente da una rivista Europea riportava la seguente motivazione:”Mi hanno accusata di essere una egoista  e di recare un danno di immagine all’azienda. Secondo il titolare i clienti non vorrebbero essere serviti da una commessa incinta”.  Si moltiplicano le associazioni in difesa delle donne, gli appelli a  “telefono Rosa”,  alle forze dell’ordine; ma quasi sempre, quando la macchina della salvezza accende i motori, molte, troppe, hanno già rinunciato a difendersi o sono già’ morte. Luce Irigary, una filosofa, psicoanalista e linguista Belga, nata nel 1930, ,ci ha lasciato, nei sui libri e manoscritti, una frase su cui riflettere.  Irigary era convinta che cercare il proprio spazio, l’amore e la propria dimensione in un uomo o nel mondo maschile … non fosse abbastanza….. Meditate donne… meditate…

Maria Grazia Vannini