Installazioni. INRI, l’arte contemporanea accompagna la tradizione della processione di Latera

Il comune di Latera e il Museo della terra di Latera propongono l’installazione etnografica ‘INRI’, ideata e realizzata da Alfonso Prota, polivalente musicista e performer della Banda del racconto, che riesce ad abbinare suggestioni teatrali e multimediali.

INRI vuole “essere un mezzo in grado di fissare, amplificare e veicolare le emozioni e i significati di alcuni momenti del ciclo rituale pasquale, sia nella loro valenza ‘assoluta’ sia in quella ‘relativa’ al loro specifico contesto culturale“, e Alfonso Prota esordisce brillantemente come artista con questo lavoro di notevole effetto.

L’installazione, presentata sabato 26 marzo, è coinvolgente ed emozionante, sia per la scelta dell’illuminazione, candele e proiezioni nascoste da panneggi intarsiati da percorsi tessili, reti, intrecci, sia per gli ambienti che conducono alla croce della passione.  Il percorso si accorda alla tradizionale processione, in senso spaziale e temporale, i visitatori/fedeli si avviano sulla scala del Museo della terra per raggiungere lo spazio predisposto per la loro attiva partecipazione. Le foto polaroid, realizzate durante tutta la preparazione dell’allestimento, fissano i momenti salienti dei riti della Settimana Santa a Latera. Sono disposte a terra, poggiate su una stola nera che disegna l’ombra della croce, per essere guardate dai visitatori. Ci si deve soffermare e chinare, rivivere il rito che ha percorso le strade del paese la sera precedente.

E’ la memoria del passato prossimo e remoto, la tradizione con il suo costante ritorno, il riconoscimento immediato di un vissuto destinato comunque a tornare e solo apparentemente superato, cancellato, consumato, dal procedere a piedi. I panneggi coprono le proiezioni e vanno anch’essi spostati, rimossi per ricordare, ri-vivere la Passione

.

I panneggi, le polaroid e i video guidano dunque all’opera realizzata, che, attraverso il percorso descritto, si presenta con la sua forte componente emotiva. La croce emerge grazie alla luce proveniente da proiezioni video sul retro, ma è la sua realizzazione che ne esalta la componente mistica. L’artista ha utilizzato vecchie porte di legno consumate dal tempo che lasciano passare quel filo di luce formante il simbolo cristiano. Sono queste porte usurate che svolgono la funzione etnografica di rimando all’antico, arcaico universo contadino, e a quella stessa sofferenza.

Innovativa e illuminata la scelta del comune di Latera che ha saputo coniugare tradizione e contemporaneità per dare spazio a un giovane artista utilizzando le opportunità di finanziamenti della regione e di partner sensibili alle nuove realtà artistiche.

La mostra/installazione sarà visitabile fino al 3 aprile. Per info Museo della terra 3935744669.

Fabio Vincenti 

Foto: Stefano Frateiacci