Il corsivo. Sì, sto parlando di Lei…

Fatela benedire.  Conducetela al Santuario di Pompei, a Madonna dell’Arco, da “nu prevete ricchione” che è benaugurante, ma fatela benedire.  Ironia della sorte, proprio Lei, La benedetta dal Nazzareno, l’unta dal Toscano, proprio lei che prima di accettare la candidatura volle e pretese  battesimo cresima e comunione, e tutti i sacramenti da Roma, non ne azzecca una giusta. E come se non bastasse,  ora pure  l’indagine contro il segretario regionale del pd , Stefano Graziano, accusato di associazione esterna con i casalesi, cioè con la camorra.  Sto parlando di lei, la Giovanna D’Arco delle persecuzioni di piazza, la Madre Teresa di Calcutta delle missioni, quelle elettorali, pagate però come trasferte istituzionali dalla camera dei deputati, unico caso tra tutti i candidati  d’italia che sono anche parlamentari e rigorosamente assenteisti di questi tempi. Di lei, che ha il potere in quattro e quattr’otto di trasformare la prefettura in una dependance del  suo comitato elettorale, convocando addirittura il premier  ormai in servizio permanente effettivo a Napoli  in qualità di suo sponsor ufficiale ; e meno male che si è trattenuta,( e per questo va ringraziata),  dall’esclamare :”avrei potuto trasformare questa prefettura sorda e grigia in un bivacco di pecore!  “. Sto parlando di Lei che è uscita indenne da una vile aggressione di chiara marca anarco-insurrezionalista ordita di sicuro in qualche centrale occulta  del terrorismo internazionale, non esclusa la regia del noto califfo islamico Al Giggeniel  Cocoz  Al Bandana: aggressione consumata , nella solennità del 25 Aprile, davanti a donne e ( forse) bambini inermi al grido di : “Allah! Vattenne Allah!, iesce accà!”  con una  tentata esecuzione  a sangue freddo di fischi e pernacchie alla quale  con spirito indominito Ella  è riuscita a sottrarsi non prima di aver gridato.”W la Repubblica, W L’italia, Forza Napoli!” mentre, audace, mostrava il petto al jidaista kamikaze Gennarino binladen che, imbottito di fitti fitti,  gli urlava in faccia  l’invettiva coranica : mun-nezz!! (versetto tre). Si, sto parlando  di lei , che è riuscita a far incazzare anche una pacifica associazione ” Napoli è meravigliosa” facendosi fotografare con i suoi supporter con tanto di bandiere del pd davanti al loro striscione, per poi chiedere scusa dopo il post di protesta dei ragazzi. ” il fatto è che non c’era modo di evitare lo striscione”, questo su di un chilometro di marciapiede.  Amici supporter, fatela benedire! Gli hanno messo gli occhi addosso, e si sa che valgono più gli occhi che le “scuppettate”. Incenso, ecco, provate con l’incenso.  Aglio fravaglio fattura ca nun quaglia.  Fatela incensare da Vicienzo, il piu famoso anticiucciuvettola di Napoli, e quindi del mondo. O semplicemente fatele cambiare il consulente in comunicazione: quando è troppo è troppo.