Fenomenologia di Matteo Renzi: tra cinismo e…. narcisismo

Quanti narcisisti conosciamo, incrociamo, ascoltiamo, durante la nostra vita? “Uno, Nessuno o 100mila?” Forse, narcisisti un pò lo siamo tutti, perchè il termine “narcisismo”, può presentarsi con una vasta gamma di significati. Dipende da come viene utilizzato, se per descrivere un profondo concetto del nucleo di una teoria psicoanalitica, oppure se per appartenenza a un disturbo mentale, o anche potrebbe trattarsi di un problema sociale o culturale, ma certamente farebbe parte di qualche tratto della nostra personalità che magari evitiamo di conoscere. A volte potrebbe trattarsi semplicemente una forma di difesa personale, o di un fenomeno legato alla persona in relazione ad un gruppo? Tra le varianti del termine, troviamo dei sinonimi che non ci piacciono come: l’egoismo, la vanità o la presunzione, che non escluderebbero le forme di “elitarismo o di indifferenza” nei confronti dei nostri simili e delle loro condizioni. Spesso amiamo noi stessi troppo, allora siamo proprio narcisisti e siamo la causa di quell’insano egocentrismo che fa parte di un disturbo prettamente di nostra appartenenza. Però in genere, i narcisisti piacciono e sono più popolari rispetto a chi non lo è, di loro si apprezza il loro senso di autorità, quello che sanno imporre sugli altri. In genere sono di bell’aspetto, hanno padronalità di voce, la sanno modulare in maniera sublime e sanno anche muoversi nello spazio. Mirano a una leadership, all’autorità, sono arroganti, si sentono superiori e tendono a sfruttare gli altri. Se però si esprimono in maniera plateale, cioè si trovano sgamati, vengono anche evitati. Ma, quanto soffre di narcisismo… Matteo Renzi? Secondo lo psichiatra Cioni e un giurista psicologo il dottor Della Luna, il nostro ex Presidente del Consiglio, soffrirebbe sia di paranoia che di narcisismo. ” Se non fosse come politico un professionista dell’apparire, cioè se parlassimo di una persona con un ruolo sociale normale e che si comporta spontaneamente, ci sarebbero due ipotesi di tipo psicologico, alternative tra loro per spiegare il suo comportamento: nel primo caso: soggetto appartenente allo spettro bipolare, ovvero a un temperamento “ipertimico” (grandi idee, grandi energie, sopravvalutazione delle proprie capacità e mezzi, con pari incoscienza dei propri limiti e cecità ai propri insuccessi: il soggetto non si accorge di promettere ciò che non può mantenere, di intraprendere cose di cui non è capace, di fare brutte figure e di apparire ridicolo) come ben conosciuto dagli esperti del settore è sempre suscettibile di un “Upgrade” in forme di livello clinico, quali gli episodi di eccitamento maniacale, o brusche cadute depressive, spesso fugaci e occulte, quando la macchina sempre su di giri non regge momentaneamente ai colpi della realtà”. Magari questo sarebbe già sufficiente, meglio evitare di conoscere anche la seconda ipotesi, che in breve lo descrive sempre clinicamente: un pò come “Don Chisciotte e come il cavaliere Della Mancha”, duramente esposto al rischio di uno scontro improvviso con una realtà insostenibile, con crollo di umore, dovuto alla percezione grandiosa e irrealistica di sè stesso. Almeno Don Chisciotte, arrivava alla morte in questo stato, ma era in quel momento che rinsaviva,credo, mi sembra di ricordare. Perciò sempre di paranoia si tratta, secondo i due esperti. Gli psichiatri classici, parlavano di questo stato mentale, (la paranoia) come una “mania fredda”, ovvero una condizione cronica che colpisce il pensiero senza particolari manifestazioni sul piano motorio e comportamentale. E il paragone con Mr. Bean, allora? quel personaggio immaginario, interpretato dall’attore britannico Rowan Atkinson, regge o no?. Dunque aspettiamo la legge elettorale, e confidiamo che anche gli esperti possano aver esagerato nel definirlo: molto autoritario e in preda a turbe mentali o psichiche. Alla fin fine, quello che avrà importanza sarà il programma di governo, se verrà eletto o governerà in coalizione. Ma un narcisista, può governare in coalizione? Mah! vedremo, siamo aperti al peggio. Certo è, che i fatti antecedenti al governo Gentiloni sono stati molto punitivi nei confronti degli italiani, condannati a una crescente povertà, a un innalzamento modestissimo dei parametri dei posti di lavoro, ai giudizi negativi delle agenzie di rating e alle bacchettate dell’Europa, ma in compenso è cresciuto lo scontro sociale, e bisogna dire che l’ex Premier si è dato da fare per salvare le banche, le capre e i cavoli, questo è innegabile! Speriamo che non ci svenda al miglior offerente, tra un pò potrebbero tornare i saldi.

Maria Grazia Vannini