Capranica. Tutto sempre uguale nella cittadina alto laziale, col gruppo di potere venticinquennale… Viaggio nel “regno” di Angelo Cappelli

Tutto cambia veloce nella vita dappertutto, ma non a Capranica: quando evidentemente Dio si recò da quelle parti per “inaugurarle” dovette aggiungere alla benedizione un convinto “vedrete, che se Eva si è evoluta e porta la minigonna e lavora, è perchè non è nata a Capranica”. Infatti nella cittadina altolaziale è tutto sempre uguale: persino se una mattina vi  andasse di spostarvi lì a fare due chiacchiere con abitanti e commercianti e a chiedere loro “come vi va?” vi sentireste rispondere con un triste e rassegnato “ma sì, si tira a campare” e poi sareste abbandonati al vostro destino. Non c’è tanta allegria a Capranica, non c’è ricambio d’aria, è come se fosse circondata da enormi finestroni sempre chiusi. Roba che anche quelli abituati a vivere nella Romania di Ceasescu si troverebbero un pò a disagio e chiederebbero di essere accompagnati oltre confine: d’altronde son venticinque anni che governa sempre lo stesso gruppo di potere, ormai a  Capranica si conosce tutto di mamme, nonne, zie, nipoti di questa classe dirigente, quale brivido si potrebbe provare? E’ come se il tempo si fosse fermato, nonostante la tecnologia digitale fosse ormai diffusa in tutto il mondo: sempre “troneggia” il sindaco Angelo Cappelli che amministra da tanto che era partito giovane e se ne va pensionato. Da sindaco. Quasi come fosse un diritto naturale: eccolo lì al terzo mandato, dopo due di pausa affidati al fido Oroni, che vede e provvede per i suoi concittadini, si sbatte in petto la domenica perchè è cattolico e poi fa la sua politica, per sè e per i suoi; la sua lista alle ultime elezioni ha preso 3000 voti, “senza frontiere” (l’avesse chiamata “senza tempo” nessuno avrebbe trovato da ridire…), un successo enorme, come sempre. Sarà amatissimo questo Cappelli, qualcuno pensa, se in tanti lo votano, Capranica non conoscerà la disoccupazione, l’emarginazione sociale, la miseria, sarà un isola felice se ha un primo cittadino così “universalmente” premiato, no? Poi la vedi da vicino, ti raccontano tante storie e  capisci che lì di lavoro ce n’è stato sempre poco, che i giovani emigrano e gira e volta son pochi quelli che riescono ad avere una chance a casa loro… E allora sto Cappelli sarà un po’ sfortunato magari, fa tanto per la sua gente da 25 anni e i problemi son sempre lì, ma mica possiamo caricare tutto sulle sue spalle non è mica un supereroe su! Anzi vien quasi da consigliargli “Angelino non puoi prenderti tutta questa pena per i tuoi paesani, goditela un po’ di più la vita… portala tua moglie a fare qualche viaggetto in più no?”, la prossima volta concediti un po’ di riposo lo vedi che sei stanco? Eh sì, è proprio esausto, ma i suoi “Cappellini” li sta allevando, vedrete che qualche giovinotto lo sostituirà prima o poi, purchè sia collegato 24 ore con lui in diretta telefonica ovviamente, dovesse non farcela da solo?

Nick Capra