Cantanti italiani e politica, il feeling è finito: viaggio nel mondo delle sette note che non si schiera più

Italia, cara vecchia Italia,madre di poeti, santi, cantanti, predicanti e politicanti, quante parole all’aria, tra scienza coscienza, incoscienza e inconsistenza. Tutti navigano a vista, ma si credono padroni delle loro abilità. Alcuni catalogabili come egocentrici da competizione, altri illuminati da una medianità ispirata,in tutti casi,tutti fanno politica, parlando politichese,o “Prosando in musica” le grandi tematiche dell’umanità, usando slogan indelebili, temporanei ,che raramente sono diventati storia. Prendiamo Jovanotti quale esempio, figlio dall’edonismo di Cecchetti, cantava:”Sei come la mia moto, sei proprio come lei” poi a Sanremo interpretò la predica: Rap-economy, tirando in ballo baffetto D’Alema, dimenandosi come un ossesso sul palco dell’Ariston urlava: “Oh-oh- D’Alema… cancella il debito, oh..oh!”. Mentre il leader, in poltrona aveva l’espressione della Guzzanti quando lo imitava con l’occhio fisso e il baffo mobile. Poi si è espresso Piero Pelù,dei Liftiba, che ha preso a litigare con il suo conterraneo rottamatore- rottamato Renzi:” È un Berluschino, è un bluff, il Pd è l’acronimo di una bestemmia”. Maremma! Il terzo faro della musica pop è il “Liga, ” ricordate il:” trio brio”Liga-Jova-Pelù nella performance:” Il mio nome è mai più”, ritornello “antimilitaresco”. Allora era cosi’! Poi”Liga-Bue” deluso, non ha piu’ voluto trainare il carro del Pd, a suo parere non più abbastanza di sinistra, perciò ha cominciato a flirtare con il Movimento del Grillo, ma la cosa non ha avuto seguito. Senza indugi o titubanze invece, è sempre stato Vasco Rossi, che ha fatto, e fa politica a suon di clipp, ostentando il suo radicalismo radicale post Pannella,ma forever,una canna e una bestemmia .La politica ora, è anche donna…e che donna! anche se delusa pure lei, è Fiorella Mannoia, la quale s’era presa in carico, in un certo senso si era spesa, per una mediazione tra la sua appartenenza politica.  il PD ( da sempre) e il Movimento dell’ex comico; ma Grillo,”Gryllus campestris, canterino” ,canta da solo, non in coro,quindi nessuna alleanza. Lei delusa è tornata all’ovile. Gino Paoli ha sentenziato contro Grillo:” Non pensarti depositario della verità”, ma la verità vera qual è? Celentano è sempre stato un purosangue, corre da sempre da solo, in 50 anni di carriera, ha fatto politica in silenzio,  ne ha dette di grosse, ne ha balbettate di tutti i colori, con tutte le note e le sfumature, e contro tutti i partiti. Ecologista della via Gluck, di prima linea, poi Berlusconiano della prima ora, oggi  tende al Grillismo. No forse ieri, perchè oggi sta considerando che Grillo non sia sufficientemente “Celentanesco”, infatti non se la intende con nessuno, nemmeno con lui. Senza considerare il suo anatema contro la “Chiesa non abbastanza Chiesa”.  Il Molleggiato andava dicendo “Avvenire e Famiglia Cristiana dovrebbero chiudere”, e la Cei non potendolo colpire con un fulmine, lo ha chiamato:”Ignoranteeee!”, ma Celentano l’ha presa bene,quasi come un encomio, una medaglia al valore civile. Il più esagerato di tutti, come sempre,  è Renato Zero, lui davvero ne ha una, anzi, nessuna “Zero”, nada de nada, per tutti. Forse è preda di un integralismo ragionevole e ragionato.De Gregori, trova che :”in Italia non ci sia una sinistra”, e su Grillo speranze svanite:”Ero fan, ma non riesco più a inquadrarli, sti 5stelle.. che fanno?” Tutti a casa!. Si vabbè!!…ma come ce li mandiamo tutti a casa?. Ora, ci manca molto il nostro “Faber nazionale”, il nostro Fabrizio De Andrè, accipicchia se ci manca! Anarchicamente completo ,l’unico in grado di cantare un comizio intero, senza mai una distorsione, ci sentiamo orfani.

Passiamo agli :”Antagonisti” da sempre: Vecchioni ,Guccini ( nella foto), Finardi,considerati leader, per le loro carriere, ad alta densità politica, ma oggi, è ancora cosi’? Chissà? Il mondo è cambiato troppo e troppo in fretta, ma è cambiato.. più coi sermoni, con le note o con le imprecazioni? Mah.! Gli anziani ci dicevano:” Canta che ti passa!”.

Maria Grazia Vannini