Calcio. Europa League. Stasera di scena Napoli, Fiorentina, Lazio. Le italiane tra color che son sospese…

Mentre la Juve è in attesa dei 90 risolutivi minuti di Monaco contro il Bayern – match in calendario il 10 marzo e che deciderà quale delle due squadre passerà il turno di Champions league – questa sera tre italiane si giocano la prosecuzione nel torneo Europa League: Lazio, Fiorentina e Napoli. La carta sussurra 90 minuti non troppo problematici per la Lazio contro il Galatasaray, 90 minuti duri per la ringalluzzita Fiorentina sul campo del Tottenham, 90 minuti delicati per il Napoli contro il Villareal. Squadra in crisi di risultati,  ma non di gioco, questa sera gli uomini di Sarri dovranno dimostrare saldezza di nervi, una saldezza un po’ venuta meno contro il Milan. Inutile dire che Fiorentina, Roma e Inter con relativi dirigenti seguiranno con particolare attenzione le notizie che arriveranno dal San Paolo. In ballo ci sono infatti anche molti soldoni considerando che una eventuale conquista della Coppa da parte del Napoli libererebbe un posto d’accesso alla Champions League della prossima stagione. Già perché in caso di conquista del trofeo continentale gli uomini di Sarri accederebbero di diritto al più prestigioso torneo europeo. Disinteressata invece la Lazio. Alla squadra della Capitale non riguardano i calcoli in cui si mescolano calcio, soldi e presunta solidarietà sportiva nazionale. La sua posizione di classifica non glielo consente. La Lazio giocherà esclusivamente per “amore di bandiera” sognando – forse – un improbabile exploit finale. Detto ciò, discorso a parte per il Napoli. Congiunzione astrale negatva? “Uocchie sicche” (per i non napoletani: occhi fissi sbarrati perché privi di lacrimazione tipici degli jettatori)? Dea Bendata datasi al meretricio? Fate voi… Fatto sta che contro la Juve il Napoli – pur avendo giocato bene – ha perso come ha perso a due minuti dalla fine di un match pari, contro il Villareal con 6/11 di cosiddette “riserve”, ha perso come ha perso, contro il Milan ha pareggiato come ha pareggiato con un gol rossonero scaurito da una punizione negata agli azzurri e da una sfortunata deviazione su colpo di testa del pur bravo Koulibaly. Senza dire del palo che ha negato il primato in classifica agli uomini di Sarri. I conti decisamente non tornano. 1 punto in tre partite. Troppo poco per una squadra che comunque continua a giocare bene. E allora? Allora urge convocare uno scartellato (“gobbo” per i non napoletani. Sul tipo di quello di Notredame e non sul modello di quello diffusamente usato negli studi televisivi) dai collaudatissimi poteri. Sciò sciò ciucciuvè, uocchio, maluocchio… funecelle all’uocchio… aglio, fravaglio, fattura ca nun quaglia, corne e bicorne, cape’e alice e cape d’aglio… diavulillo … Quando ce vò ce vò, non è vero ma ci credo…

Marino Marquardt