Bullismo. Ivan Cotroneo ha presentato in anteprima a Ravenna il suo film “Un bacio”. Dal 31 marzo nei cinema, con le musiche di Mika

Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un ragazzo, definito “bullo” (o da parte di un gruppo) nei confronti di un altro adolescente, percepito come più debole, o vittima. Secondo le definizioni date dagli studiosi del fenomeno,  uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, ad azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o più compagni. Non si fa quindi riferimento ad un singolo atto, ma a una serie di comportamenti portati avanti ripetutamente, all’interno di un gruppo, da parte di qualcuno, per avere potere su un’altra persona. Comunque la vittima spesso sviluppa emozioni ambivalenti: molte volte sperimenta sentimenti di rabbia verso i genitori, gli insegnanti e i compagni di classe, da un lato perché non riconoscono la sua difficoltà a reagire, dall’altro perché pensano che la vittima sia in qualche modo responsabile del bullismo. In genere la maggior parte dei tratti di personalità della vittima  lo rendono un obiettivo più facile. Il ragazzo/a, infatti, presenta in genere bassa autostima, incapacità ad affrontare il problema, manifesta sintomi depressivi, in genere ha difficoltà emotive, affronta giornalmente sentimenti di solitudine, il suo rendimento scolastico affronta picchi al ribasso, ha problemi psicologici e psicosomatici, soffre di fobie o paure.E’ questo il quadro devastante che nell’attualità contemporanea si trovano ad affrontare molti giovani.

Tant’è che “Finalmente” il Ministero dell’Istruzione ha promosso uno spot televisivo contro questo abominevole comportamento. Ieri pomeriggio a Palazzo Rasponi è stato ospite della rassegna letteraria  lo scrittore, giornalista, sceneggiatore e regista Ivan Cotroneo. Diplomato in sceneggiatura nel 1992 presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha vinto numerevoli premi,  tra i quali il premio Solinas, il premio Moravia, il premio Saint-Vincent Cinema in Diretta, il premio letterario internazionale Merano Europa. Napoletano Doc, nato nel 68, è autore di romanzi di successo, e per il cinema ha collaborato con colleghi di fama internazionale, come Ferzan Ozpetek, Maria Sole Tognazzi, Lucchetti e Guadagnino.

Per la Tv si è cimentato in serie televisive di successo, io non ho mai perso una puntata di Una mamma imperfetta. In anteprima,nel pomeriggio di ieri, ha presentato il suo ultimo film di cui ha mostrato una clip, “Un Bacio”, girato in alcune scuole con attori emergenti, selezionati nelle scuole stesse. La tematica affrontata  è proprio quella del bullismo, della prevaricazione, dell’isolamento in cui tanti ragazzi vengono relegati per opera di compagni di scuola che esprimono personalità deviate che incidono su quelle più deboli. Il film viene raccontato dai protagonisti,dalla parte di chi opera il bullismo e da chi subisce questo odioso fenomeno, di una contemporaneità assoluta. I due attori protagonisti,presenti all’evento hanno letto alcuni brani tratti dal libro pubblicato alcuni anni fa, “Un Bacio”,che risponde anche al titolo del film di Cotroneo.

Voci impostate e comprese perfettamente nel ruolo di protagonisti del dolore provato, mancava l’interprete femminile, ma la vedremo sullo schermo. Il cantante Mika ha risposto alla collaborazione con Ivan Cotroneo, occupandosi della colonna sonora. Ha dichiarato: “Io sono molto protettivo nei confronti dell’uso delle mie canzoni nei film. Quando ho letto la sceneggiatura e ho visto l’uso che veniva fatto della canzone… ho detto di sì subito. “Nothing’s only words”. Le parole sono sempre molto importanti, molto potenti. Il ricordo di quello che abbiamo provato quando abbiamo sentito delle parole che fanno male, rimane per sempre”.

“Un Bacio” uscirà il prossimo 31 marzo, il regista ha preferito presentarlo nelle scuole agli studenti ai professori prima che alla stampa per vedere la risposta immediata da quella parte di pubblico direttamente interessata o coinvolta. Credo che questa testimonianza potrebbe servire come deterrente nei confronti di un fenomeno in espansione, se il Ministero dell’Istruzione Italiano ne capisse l’importanza e lo divulgasse nelle scuole. Dopo il fallimento dell’opuscolo sulla sessualità intitolato Lupo Alberto, mai fatto circolare negli atenei deputati all’istruzione, con la motivazione che la famiglia si sarebbe dovuta far carico del problema di divulgazione e istruzione dei propri figli, ci auguriamo che ogni documento atto a demolire la problematica vada a buon fine.

Ho chiesto a Cotroneo se il suo film vuole essere una cartina di tornasole che fa emergere questa deprimente società attuale, o se la sua analisi  abbia tolto il coperchio a una pentola in ebollizione che rischia di esplodere, se la tecnologia ha infierito sulla solitudine dei ragazzi, oppure in tanti casi li ha salvati da incontri diretti spiacevoli…Stringendomi cordialmente la mano ha risposto con un po di rassegnazione:-Belle domande…signora-…Ha girato la copertina del libro che tenevo in mano e mi ha fatto leggere la frase :”Pensavo di essere un ragazzo forte, che non cadeva mai”.. Ci siano salutati con un sorriso.

Maria Grazia Vannini 

Nella foto in alto i giovani protagonisti di “Un bacio”