Blera. Giunta Tolomei, il “renzismo rosso panunziano” al “comando”… E l’opposizione? Rosiconi invidiosi….

Tra le giovani amministratrici del Pd è sicuramente una di quelle su cui il partito punta di più: Elena Tolomei, panunziana di strettissima osservanza, fresca di battesimo televisivo nazionale dove la sua gradevole presenza  e i suoi buoni studi hanno rappresentato con algida nonchalance la terra natia, una Blera al centro di continue lotte politiche e guidata da una giunta che preferisce il decisionismo sempre e comunque alla discussione in consiglio comunale. Più  l’opposizione incalza e chiede chiarimenti, presenta mozioni o tenta di farlo, più la Tolomei & C si chiudono a riccio. Il centrosinistra panunziano è passato direttamente dallo stalinismo panunziano al renzismo rosso panunziano, nonostante la Tolomei non provenisse propriamente da sinistra, almeno per quel che riguarda le tradizioni familiari. Nasce infatti figlia di Francesco Maria Tolomei, politico che è passato nella sua attività da schieramento a schieramento senza tentennamenti o pudori eccessivi: infatti saltella dal Psi ad una lista civica nazionale in quota alleanza nazionale, per poi approdare  al pd,  ma in quota Forza Italia, riportando i rumors di palazzo da anni il suo attaccamento al candidato sindaco Francesco Ciarlanti, il sindaco uscente. Poi l’appoggio e la mobilitazione per la figlia Elena eletta con la partecipazione di gran parte degli ex votanti di centrodestra passati allo schieramento avversario. Nasce quindi la coalizione raccogliticcia centro sinistra destra, originata da ancestrali logiche di paese: le stesse che portano la maggioranza al potere a definire pubblicamente sui social network “rosiconi” quelli che provano a fare opposizione, “invidiosi che non accettano di aver perso”. Sono queste prese di posizione poco eleganti che portano la Tuscia e Blera nel novero delle province più arretrate d’Italia, il voler mettere sempre tutto sul personale, sulla bega da pollaio. Il renzismo rosso panunziano in versione strapaesano dalle forti sfumature forzitaliote va avanti così, tentato da accelerazioni sempre più  evidentemente autoritarie da giustificare con il presunto livore prevenuto e “rosicone” degli avversari politici…

Gianni Blera