Manlio Belpasso, musicista, compositore e interprete di rara e raffinata eleganza, ha nella sua anima l’eco delle note dei grandi interpreti del jazz moderno, ritmi latini, musica classica e le influenze della scuola trip-hop di Bristol. La sua musica, pur essendo chiaramente frutto di una profonda ricerca e sperimentazione intellettuale propria di un compositore d’avanguardia, risulta estremamente piacevole e di facile ascolto anche ai non cultori, proprio perché riesce a fondere in perfetto equilibrio l’elettronica musicale con la composizione: originale, profonda, autentica e, decisamente, molto sensuale.
Non strizza certo l’occhio alle esigenze del mercato, il percorso dell’artista è più semplicemente il frutto dell’evoluzione di un protagonista del suo tempo, un musicista che ben conosce le origini e la tradizione del Jazz e che, senza nostalgia per il passato, reinterpreta in chiave contemporanea.
- Quando nasce Manlio Belpasso?
Belpasso nasce nel cuore “vero” del suono di Roma nel lontano 1993, insieme a Max Gazzè, Federico Zampaglione, Daniele Silvestri. Tastierista della prima formazione dei Tiromancino, arrangiatore di spicco insieme al M° Francesco Morettini con il quale produce nel 1999 un meraviglioso album New Age dal titolo “New Age Millenium” ed edito da Warner Chappel.
Con lui il fedele chitarrista italo-inglese Cj de Luca che, da oltre 20 anni, milita tra i migliori jazzisti Italiani che hanno fatto e fanno ancora la differenza insieme a Lucio Turco, Carlo Battisti, Giorgio Cuscito e tantissimi altri; la voce è della splendida interprete Piera Pizzi, vocalist di Rosalino Cellamare – il grande RON, di Gianni Morandi, Gloria Gaynor, Marina Rei. Dal 2010 collabora nel progetto il Sassofonista Natalino (Nat) Leone.
Lo incontro mentre è impegnato nella stesura del secondo album del suo progetto SL Stereoloops. L’album non sarà più solo strumentale ma si avvarrà delle grandi capacità vocali ed interpretative della cantante Piera Pizzi.
Erre francese, profilo delicato, Manlio mi accoglie tra le atmosfere intime del suo lavoro, lasciandomi entrare in quel flusso emozionale che è la creazione. E così quando gli chiedo:
- La Natura e la Donna sono la stessa fonte e radice d’ispirazione nelle tue composizioni? Manlio prende uno scritto dedicato alla sua donna e lo legge: “… Ti guardo nei momenti di completa assenza, estraniata da tutto perchè nel tuo cuore esiste una priorità, ti guardo quando sorridi e lo fai sfacciatamente come per riprenderti la gioia che in anni e anni hanno cercato di soffocare e toglierti, ti guardo e mi commuove la tua bellezza fatta di gesti, di piccole grandi accortezze che a me piacciono tanto, ti guardo mentre sei in disordine perchè la vita non guarda la tua bellezza…va avanti e il tempo con lei, ti guardo e desidererei sapere tutto il tuo sofisticato mondo di femmina, desidero entrare in te, splendida creatura per riafferrare il filo del discorso…. Donna, sei un miracolo che vive….”
- Cos’è per te la sensualità?
“Il saper comunicare con il proprio corpo e le proprie proprietà intellettive. Si è sensuali quando si comunica eros, cosa che si dovrebbe fare sempre”.
- Cos’è il silenzio per un compositore?
“Musica. Una pausa importante. Senza silenzi non esisterebbe la musica”.
- Dov’è il silenzio nella tua città?
“Il silenzio a Roma è nel cuore della notte, nella splendida cornice dei Fori Imperiali”.
- Chi è Manlio Belpasso, di notte?
“La notte sono un ricercatore di suoni lontani e impercettibili, un attento ascoltatore del tutto… La notte e il rumoroso silenzio divengono per magia un quadro musicale, che spesso metto subito sul pentagramma, dimenticando i suoni del pianoforte e degli altri strumenti… facendo parlare solo il mio istinto.”
- Collabori con la rockers Linda Gambino ad un progetto molto ambizioso destinato al mercato statunitense, se dovessi spostarti da Roma sceglieresti gli Usa come meta?
“Decisamente no. Mi vedrei in Giappone dove amano la mia arte”.
E mentre sfoglio il primo album di MANLIO BELPASSO – SL STEREOLOOPS, infine, gli chiedo:
- Come scegli i titoli, prima durante o dopo la composizione?
- “Me li suggeriscono la melodia e le vibrazioni del suono”.
- Anche per Water Movements è stato così?
- “No, nasce durante la creazione della ritmica”.
Lascio Manlio Belpasso estasiata da questo silenzio in note di poesia augurandogli buon viaggio per il Giappone e ringraziandolo di cuore.
Nadia Lisanti
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