Tarquinia. Pd in panne. Senza segretario cittadino, se ne va anche mezzo direttivo… Gli iscritti calano, Mazzola pensa ai suoi “progetti romani”… La lotta è accesa e tutta interna…

Non c’è pace nel Pd in Tuscia, nè a Viterbo, nè a Tarquinia, nè in altri comuni di cui ci occuperemo altre volte. Stasera partiremo da Tarquinia dove la situazione per i democrats è complicata: si è dimesso il segretario comunale Angelo Centini e al momento non è ancora stato sostituito. Ultimamente sono andati via numerosi componenti del direttivo, di cui quasi tutti hanno anche lasciato poi il partito. Il tesseramento non va per niente bene  e gli iscritti sono in forte calo: neanche all’ Università di Agraria è stato fatto ancora nulla, mancano sia i consiglieri, sia gli assessori, a tre mesi dall’elezione del nuovo presidente Alberto Blasi. La lotta è feroce tra i panunziani e i fioroniani di Moderati e Riformisti e senza esclusione di colpi: Mazzola cerca operazioni d’immagine per risollevare le sorti dell’amministrazione, ma il suo doppio ruolo di sindaco e presidente della Provincia è mal tollerato: Mazzola, tra l’altro è al potere da dieci anni e lavora per nuovi traguardi, addirittura qualcuno dice parlamentari. A prendere il suo posto di sindaco punta chiaramente Memmo Ranucci, della sua stessa area politica, ma con un consenso probabilmente inferiore. Con questi chiari di luna manca il tempo per pensare alle condizioni del Lido che non sembrano proprio eccellenti: e in molti di questa amministrazione hanno magari altri problemi, tipo rafforzare la propria corrente all’interno del partito… Eppure il pd raccoglie gran parte degli ex postcomunisti    e della sinistra dc, non dovrebbe mancargli la  sensibilità sociale, ma si notano solo le mire di Panunzi e di Fioroni. Oligarchie disinteressate al bene comune sempre più preoccupate di conservare e di estendere il loro potere…

Tony Efrekjann