20 anni dalla tragica scomparsa: Londra ricorda Lady D

A vent’anni dalla morte di Lady “D” Londra si appresta a ricordarla, anche se in realtà nessuno l’ha mai dimenticata. Le rivelazioni su di lei continuano ad uscire illimitate e a sorprendere per l’interesse che suscitano ogni volta nell’opinione pubblica, così il suo spirito non riesce a trovare pace, da quel 31 Agosto 1997, nemmeno sotto quella pietra tombale. Sembra che il gossip sia lo sport nazionale di molti paesi, e le nuove rivelazioni dei due figli William e Harry che riguardano l’ultima telefonata avvenuta in tutta fretta prima dell’incidente di Parigi, stanno per commuovere l’opinione pubblica britannica e non solo. Il canale “Channel 4” sta per mandarle in onda nella versione originale, impresse nella registrazione autentica dell’ultima conversazione avuta prima di morire con i suoi figli.

Non solo quel documentario verrà trasmesso, ma molti altri dialoghi avuti con Peter Settelen, l’uomo che le fu maestro per un intero anno con il compito di educarla a parlare in pubblico. Dunque prepariamo i fazzoletti perchè la principessa “triste” ci indurrà ad usarli. Furono semplici dialoghi con una persona che sapeva ascoltarla, da cui probabilmente si sentiva capita e a cui poteva raccontare dell’amore che provava per una delle sue guardie del corpo, inoltre sfogava l’amarezza riguardo al marito Carlo, che rivendicava il diritto di avere un’amante, supportato da suo padre Filippo che aveva motivazioni valide per comprendere e sostenere il rampollo blasonato. Diana cercava di essere solo se stessa, e sperava di trovare comprensione nella suocera Elisabetta, che al corrente della situazione disastrosa di quel matrimonio, le rispondeva che l’erede al trono era “senza speranza.” I dettagli del suo legame con il principe, registrati a Kensington Palace, rivelavano come già quattro anni prima della morte quella relazione si reggesse esclusivamente sul protocollo. Diana raccontava come quel legame si fosse dimostrato di convenzione e senza amore, proseguito nella sofferenza, nella falsità e nelle incomprensioni, senza o quasi complicità sessuale e all’ombra dell’immancabile rivale Camilla Parker Bowles, decisa da sempre ad imporsi come principessa del Galles.

Elisabetta avrebbe ascoltato lo sfogo della giovane nuora, sentendosi impotente e incapace ad intervenire, ma sembra non ne avesse la forza. Ora a vent’anni dalla morte, nonostante le rivendicazioni del conte Spencer fratello di Diana, contrario alla messa in onda della vita privata della celebre “Lady D”, anche la Bbc che inizialmente aveva ostacolato il progetto per la diffusione in Gran Bretagna dei filmati e dei documenti, sembra tornare sui suoi passi, infatti intende diffondere il succulento boccone dai risvolti economici appetitosi. Diana era una donna’ dinamica, molto amorevole e voleva la sua indipendenza, le regole della monarchia erano capestri intollerabili e le convenzioni di corte ostacoli da superare, occorreva stile per difendersi e conquistare il mondo, e lei ne aveva a bizzeffe, il mondo era ai suoi piedi.

Probabilmente dal giorno in cui sposò Carlo il futuro re d’Inghilterra, cominciò anche la sua metamorfosi, fino a decidere di girare le spalle al “castello di carte” basato sulla finzione, sull’inganno e sulle convenzioni che limitavano la sua voglia di essere principessa, poteva essere triste, ma doveva essere padrona della sua esistenza. In fondo aveva garantito la successione al trono generando due principi di sangue reale, e la gente era dalla sua parte la amava e la capiva. Purtroppo non era destinata ad invecchiare, non avrebbe mai conosciuto i nipotini George e Charlotte, non sarebbe stata felice se non per brevi momenti, ma quell’incidente d’auto a Parigi, quella perdita drammatica, l’hanno consegnata alla storia, perchè nessuno la dimenticherà mai. Tutti conosciamo e ricordiamo la sua storia tormentata. Nel 1981 sposò Carlo d’Inghilterra, dalla loro unione nacquero due figli, William e Harry. Il matrimonio però non fu mai felice e nemmeno sopportabile. Come dichiarerà “Lady D” in una scandalosa intervista alla Bbc nel novembre del 1995. Diede una motivazione ai disaccordi coniugali, in casa erano sempre in tre, e il terzo incomodo virtuale era sempre presente. L’’ingombrante figura che presenziava senza esserci era naturalmente Camilla, ora moglie di Carlo. In quell’ intervista Diana non nascose i dettagli della sua vita privata, i suoi disturbi psicofisici, l’anoressia o la bulimia e i tradimenti reciproci. Dal principe del Galles divorziò ufficialmente nell’agosto 1996, l’anno dopo sarebbe morta. Diana poteva essere la ragazza della porta accanto, la dolce vicina di casa con cui scambiare chiacchiere e zucchero, aveva lavorato come baby sitter e persino come donna delle pulizie (si racconta). Il tradimento le era familiare, la sorella Sarah ebbe una relazione con Carlo prima di lei. Avrebbe voluto diventare una ballerina e studiò danza classica, ma era troppo alta e non potè coronare il suo sogno di gloria. Sua nonna Ruth Fermoy fu dama di compagnia della regina Elisabetta, l’aveva indottrinata sulle rigide regole di corte, ma non abbastanza sui vincoli, ma di certo sui pettegolezzi del maniero. Carlo la sposò dopo un anno di fidanzamento, durante il rito Diana non pronunciò la promessa di obbedienza al neo marito, come non lo fece Kate Middleton nei confronti di William, forse aveva subodorato la fregatura.

Tra le curiosità che la riguardano c’è anche la predilezione per il pudding a base di uvetta, in fondo era una “Lady” inglese nei gusti. IL suo colore preferito era il rosa perciò indossava spesso abiti di quel colore. Diana aveva una figlia adottiva, di cui pochi sanno, Domenica Lawson, che oggi è una donna. La principessa è deposta in una tomba in decadimento, si trova su un isolotto di proprietà della famiglia Spenser nel Northamptonshire, nemmeno la nobiltà viene risparmiata dalla polvere o dalle insidie del tempo, lo sgretolamento della lapide ne è la prova. L’auto sulla quale viaggiava prima dello schianto nel tunnel del’Alma, sarebbe stata un veicolo da rottamare, si viene a sapere dalle rivelazioni espresse in un libro inchiesta sulla morte della Lady, ma si viene a conoscere questa verità vent’anni dopo la scomparsa della tormentata principessa, nel testo si raccontano altre notizie sulla vita e sulla morte di donna più che “normale”affamata di libertà e d’amore come tante di noi, a cui manca un “titolo”, ma non l’argomento.

Maria Grazia Vannini